Manchester, attacco kamikaze al concerto di Ariana Grande: 22 morti, anche bambini

a polizia: “È un atto di terrorismo”. Cinquanta i feriti. In campo il North West Counter Terrorism Unit. Sul posto decine di agenti e di ambulanze. May sospende la campagna elettorale. Nessuna rivendicazione, ma diversi siti jihadisti festeggiano l’attentato  www.repubblica.it

Sangue e terrore alla fine di un concerto di Ariana Grande, in una Manchester Arena colma di giovani e giovanissimi. Un’esplosione, forse due, o forse un secondo ordigno inesploso. Ventidue i morti confermati, almeno 60 feriti e panico per le migliaia di persone presenti nel palazzetto. Numerose le persone ancora disperse.

La polizia ha confermato che si tratta di un atto di terrorismo e ha detto che fra le vittime ci sono dei bambini. Secondo quanto riportano alcuni media, potrebbe trattarsi di una bomba “farcita di chiodi”, ma gli investigatori sono quasi certi: “L’attacco è stato effettuato da un solo uomo che è morto nell’attentato”. L’esplosione sarebbe avvenuta nel foyer del palazzetto, poco dopo le 22.30, subito dopo la fine del concerto.

Le testimonianze sono confuse, e si sono accavallate sui social sin dai primi minuti. Alcune persone hanno parlato di esplosioni, altri di rumore di spari. Altri affermavano che si trattava dello scoppio di un altoparlante, ma ormai è evidente che si è trattato di qualcosa di più grave, un atto deliberato. La folla si è gettata fuori dall’edificio, invadendo le strade e la vicina stazione metro.

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