Magnifico: riconoscimento dell’area di crisi molisana, una crescita che annulli la precarietà

Bisogna riconoscere che qualcosa si sta  muovendo sulla  crescita, del lavoro e della coesione sociale, le assunzioni preannunciate in Fiat le dichiarazioni delle associazioni datoriali e della imprenditoria straniera fanno ben sperare.  La crescita e lo sviluppo  è l’unico modo per dare speranza ai giovani e alle famiglie.  Ma serve un grande patto sociale che metta al centro il lavoro: nessuno da solo può pensare di cambiare il sistema è fondamentale che il contratto a tutele crescenti, previste nel Jobs Act, non sia una forma contrattuale in più, ma annulli le tante forme precarie che ci sono.  Ci auguriamo che si mettano in campo “politiche attive vere” e ci sia “un allargamento delle tutele perché abbiamo circa tre milioni di persone tra COCOCO-COCOPRO e partite IVA, questi  sono  lavoratori  non tutelati o meno tutelati di altri: troppo su questa ingiustizia si è taciuto, è un atto di giustizia che, con la nuova legge, finalmente si può fare e si deve fare.
Per parlare della nostra realtà ritengo che sia un ottimo risultato quello raggiunto per il riconoscimento dell’area di crisi, Campochiaro – Venafro. E di questo va dato merito all’attuale classe politica regionale e alla rappresentanza parlamentare Nazionale.
Considerato che le aziende chiudono ovunque, bisogna evitare il rischio che il Molise , qualora dovesse ripartire lo faccia a due velocità, bisogna tenere sotto osservazione anche il Basso Molise.
Alziamo l’asticella e lavoriamo con coesione e con l’unico scopo del bene comune.
Alfredo Magnifico

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