Legge sui Piccoli Comuni, Sciulli ( Anci Molise): significative le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

“Sono ancora una volta molto significative le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella pronunciate all’apertura del Congresso dell’Anci. Le accogliamo con grande favore, rispetto e stima verso il più alto Rappresentante dell’Italia, unita e coesa, comunità e territorio”.

Così il Presidente Anci Molise Pompilio Sciulli “Mattarella – prosegue Sciulli – ha evidenziato l’importanza della legge sui piccoli Comuni, del superamento delle sperequazioni territoriali e sociali, dei diritti di cittadinanza e anche delle azioni per le aree interne che sono state messe in campo. Non a caso ha parlato di ‘Agenda per le aree interne’. Riteniamo da tempo che la Strategia finora varata coinvolgendo 72 aree pilota italiane, montane e rurali altamente periferiche, debba tradursi in tempi rapidissimi in un’ampia agenda di politiche che tocchino tutti i fondi nazionali, regionali e strutturali europei, ma soprattutto contagi questa agenda anche le vigenti leggi nazionali, mettendo al centro le comunità e le istanze delle aree interne.

Vanno superati vincoli e rallentamenti burocratici per investimenti e per iniziative che favoriscano nuove imprese e nuovi residenti, anche con un sistema fiscale peculiare, prima necessità. Un segnale in questa direzione deve essere dato già sulla legge di bilancio 2019. Auspichiamo venga celermente data attuazione, da parte del Governo e del Parlamento, alla legge 158/2017 sui piccoli Comuni. Devono essere ancora definite le modalità di investimento delle risorse disponibili. Quella legge è ‘un passo avanti’, secondo la definizione di Mattarella stasera. Ma va fatto ancora di più, anche in vista della nuova programmazione di risorse UE 2021-2027 concretizzando l’Agenda per la montagna e le aree interne che il Parlamento europeo ha già varato, unendo, come richiamato dal Presidente, in un indissolubile legame ‘natura, sviluppo e sicurezza’.

Proseguiamo dunque un lavoro intenso, per il quale come ANCI non alleggeriremo la pressione istituzionale verso Governo, Parlamento e Regioni”. Ecco alcuni passaggi del Discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Le amministrazioni comunali non sono il terminale periferico dello Stato-ordinamento, ma sono la prima istituzione rappresentativa delle comunità di vita che animano e compongono la nostra Repubblica. I sindaci – nella pluralità dei loro orientamenti politici e dei territori di cui sono espressione – rappresentano la trama di un tessuto connettivo che compone un patrimonio originale e insostituibile del nostro Paese. (…)
Va ribadito che non ci sono, e non possono esserci cittadini di serie A e cittadini di serie B. Lo sforzo di superare gli ostacoli, di abbattere le barriere che impediscono pienezza e uguaglianza dei
diritti costituisce un dovere costituzionale a cui continuamente siamo richiamati. Questo riguarda anche le condizioni delle aree interne del Paese, di chi vive nelle piccole isole, nei centri rurali, oppure in collina e in montagna. La distanza dalle reti autostradali, le difficoltà di trasporto, e dunque di accesso a servizi essenziali, non possono diventare impedimenti strutturali a usufruire di una cittadinanza degna di questo nome. L’approvazione della legge sui Piccoli Comuni è stata un passo avanti importante. Ma l’attenzione non va ridotta rispetto a un problema che resta nevralgico per l’unità del Paese. Incoraggiare la permanenza – e il ritorno – nei borghi e nei piccoli centri, rafforzare i servizi, sostenere progetti per valorizzare le economie locali e per favorire il turismo sono obiettivi che non vanno cancellati dall’agenda dei governi regionali e nazionale. I primi destinatari di questo impegno saranno necessariamente i giovani, che meglio sanno usare gli strumenti e le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e promuovere soluzioni che creino un legame virtuoso con l’ambiente.
Investire nello sviluppo economico e sociale dei piccoli Comuni significa anche intervenire per ridurre i rischi di dissesto idrogeologico e di danni conseguenti a eventi naturali. Ovviamente l’opera di prevenzione e riqualificazione di territori, corsi di fiumi, edifici non sicuri richiede volumi finanziari e decisioni politiche di portata più ampia. Ma proprio questo stretto legame tra natura, sviluppo e sicurezza dà il senso del valore strategico di questo impegno, anche attraverso l’Agenda delleAreeinterne.(…) Per aiutare il sindaco a operare nella trasparenza, con una maggiore serenità e con minori rischi di infiltrazioni illegali, è opportuno – come avete giustamente sostenuto – giungere a una semplificazione dei numerosi oneri amministrativi e contabili. Tanto più quando questi oneri sono a carico di Comuni piccoli, che dispongono di un numero assai ristretto di dipendenti: non è la sovrabbondanza o la complessità degli adempimenti che assicura reali vantaggi in termini di verifica e controllo. (…)
Ma il compito del sindaco è un impegno di grande fascino e significato. Il più alto. Perché la politica è anzitutto servizio alle persone e alle comunità. Quando smarrisce questo carattere, la politica si spegne. Al vostro sguardo non può sparire perché i vostri concittadini sono davanti a voi, vi parlano, domandano, rispondono”.

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