Legambiente Molise: Il massiccio del Matese unisce, scopriamo la sua identità per l’istituzione del Parco Nazionale

Due giornate per ricordare l’importanza dell’istituzione del Parco Nazionale del Matese,   per percorrere la montagna matesina, raccontando e illustrando alcuni aspetti della sua identità.   Nella giornata del 9 Gennaio, l’associazione ambientalista ha proposto una passeggiata sulla neve, ripercorrendo la strada che collega Serra del Perrone a Campitello Matese: simbolo di un Massiccio unito dalla natura e che vede nell’istituzione di un’unica area protetta la sua vera vocazione. Nella giornata di ieri, presso la basilica di Castelpetroso, si è svolto l’incontro dal titolo “Il Matese: la montagna dei Sanniti”.
Sono intervenuti l’archeologa, Giovanna Falasca e l’autore del romanzo storico Viteliù, Nicola Mastronardi, che hanno illustrato i luoghi, le vestigia e le tracce del popolo Sannita nell’area matesina, proponendo percorsi da condividere e da esplorare, evidenziando il forte desiderio di libertà che  ha caratterizzato il popolo sannita nella storia, insieme alla straordinaria capacità organizzative e al suo profondo rispetto per l’ambiente. Un occasione  per riflettere insieme sulle risorse nascoste di una terra ancora da conoscere che può offrire molto dal punto di vista storico-culturale e quindi economico. Aspetti  fondamentali sui quali puntare per evitare fenomeni negativi come lo spopolamento e che si avverte sempre di più sul territorio molisano.
«Nell’ambito della prosecuzione delle attività di mobilitazione  degli Stati Generali del Matese, che si sono svolti nello scorso dicembre,  abbiamo organizzato due eventi per  ribadire l’importanza dell’istituzione del Parco Nazionale del Matese- spiega Legambiente Molise-
L’incontro di oggi ha confermato le grandi possibilità di sviluppo che può offrire un’area protetta che unisce i due versanti del massiccio del Matese. Per raggiungere questo obiettivo, che ci auguriamo possa essere al più presto essere  raggiunto,  è necessario  il contributo di tutti coloro che credono nella bellezza del nostro territorio attraverso la scoperta e la conoscenza della sua identità, scegliendo definitivamente la via dello sviluppo sostenibile e della green economy».

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