Una cosa è certa, questa “stalla”, nel momento in cui riusciranno a farla, sarà marchiata di bandiere soprattutto di centro e, anche, di “sinistra”. La “sinistra” del silenzio, che sposa la globalizzazione e il pensiero delle multinazionali. Quella “sinistra” che mostra con sfacciataggine il volto di quelli che pensano solo al denaro, al profitto per il profitto o al potere. Quella stessa “sinistra” che ha la presunzione di pensare che i veri uomini e le vere donne di sinistra abbiano dimenticato cosa significhi identificarsi nel “rosso ” . Essere di sinistra per i veri uomini e le vere donne di sinistra è avere un’avversione istintiva per l’ingiustizia e lo sfruttamento, un’affinità elettiva con la democrazia diretta, un’empatia morale per la dignità delle altre persone; è essere consapevoli che la crisi ecologica e le minacce arrecate alla biosfera richiedono un cambiamento economico e sociale radicale. Solo chi si presenta con la propria faccia e il proprio pensiero è da credere, se dice di essere di sinistra.
Comitato “No stalla, Sì Molise Bene Comune”