Indignati del Molise: Chiediamo ai cittadini di svegliarsi senza attendere nuove elezioni

indignatiGiuseppe Mattucci, Antonino Celli, Romano Amoroso, Pasquale Bottinelli, Domenico di Lisa, Antonio e Clemente Iannacone. Questo il comitato degli indignati del Molise che oggi ha voluto incontrare la stampa per diffondere le iniziative che saranno intraprese nel prossimo periodo.

Ad aprire la conferenza Mattucci che ha affermato che “In questi mesi, grazie alla stampa, siamo riusciti a sollecitare la sensibilità civile dei molisani, popolo che non deve essere considerato suddito e con superficialità. Ci troviamo a distanza di mesi davanti a delle gravissime inadempienze che ancora non sono sanate. Riteniamo infatti, che alcuni provvedimenti attuati dalla Regione sono ingiusti e non compatibili con la situazione di disagio che vive la nostra comunità. Chiediamo a tal proposito, proprio ai governanti, di mettere in campo provvedimenti che tengano conto di tali circostanze economiche.

Tornando ai temi, grazie al lavoro dei media siamo riusciti ad ottenere l’abolizione dell’articolo 7, con un conseguente risparmio di diverse centinaia di migliaia di euro, ed oggi puntiamo all’abolizione del finanziamento pubblico ai gruppi, calcolato male e che genera una sorta di appropriazione indebita. Sono stare adeguate le indennità dei consiglieri, però al massimo degli importi, come se gestire la Regione Molise sia complesso come gestire le regioni più grandi di quella molisana. Intanto continuiamo ad essere senza bilancio e declassati dagli istituti di rating.Premesso questo, viviamo in una crisi a 360 gradi, con aziende che chiudono, stipendi bloccati, licenziamenti e fuga di giovani, con un conseguente invecchiamento della popolazione, che segna un indice tra i più alti d’Italia. Dinanzi a tale tragedia si è discusso solo di quinto assessore, di partiti e giochi di potere. Chiediamo ai cittadini di svegliarsi, senza attendere nuove elezioni. Chiediamo il dimezzamento delle indennità, forti della richiesta di 6.000 cittadini che hanno manifestato questa richiesta sottoscrivendo la nostra petizione ed a riguardo sollecitiamo le commissioni preposte ad attivarsi. Insieme alle indennità chiediamo l’abolizione del premio di reinserimento dei consiglieri non rieletti, privilegio non più sostenibile e totalmente fuori dalla realtà. Queste sono richieste di buon senso, non politiche e di parte. Così non c’è rispetto delle regole. Sappiamo che ci sono indagini in corso sull’utilizzo dei fondi pubblici gestiti dai gruppi, ma non sappiamo cosa sia accadendo e se tali indagini hanno portato a qualche risultato. Speriamo che anche la Corte dei Conti entri in gioco e intraprenda delle azioni concrete per la restituzione delle somme incassate.
A rincarare la dose Bottinelli “La prossima manifestazione, la terza, la faremo dinanzi la procura della Repubblica, auspicando in un azione forte che ci attendiamo da parte delle istituzioni preposte e competenti, che dovrebbero intervenire dinanzi ad episodi di questo tipo e dovrebbero pronunciarsi su delle indagini che ormai proseguono da mesi oppure sonno state prescritte. Abbiamo interessato anche il Presidente della Repubblica su tali questioni, assieme alla mancata promulgazione dello Statuto.Vogliamo chiarezza su questi aspetti. Se ci sono stati scandali e perpetrate irregolarità, bisogna smascherarli.A marzo, poi, ci troveremo dinanzi all’aumento delle tasse, per compensare il deficit sanitario raggiungendo una tassazione esagerata, la prima forse, a livello nazionale.
La parola passa a Di Lisa” i cittadini non credono più neppure nella magistratura e nelle istituzioni importanti. Questa sensazione di abbandono deve essere immediatamente cancellata e tornare ad un clima di fiducia verso le altre istituzioni.Per questo saremo dinanzi il tribunale, per sensibilizzare la giustizia ordinaria e cercare di togliere quell’alone di dubbio che molti cittadini manifestano dinanzi ad un certo silenzio calato su questo argomento, considerato che in tutte le regioni ci siano state conseguenze fortissime alle indagini sulla politica.Io sono un convento garantista e sono fiducioso della correttezza dei nostri organi d’indagine. Chiediamo soltanto che nei modi e nei tempi giusti i cittadini siano informati.” Se non ci sarà uno scatto di reni, di questo governo regionale,comunque, la sfiducia dei molisani dinanzi alla politica ed alla sua guida calerà parecchio ed a testimoniarlo il calo di gradimento del governatore.
E conclude l’incontro Romano Amoroso “La manifestazione di metà marzo avrà il nome di sveglia della legalità. Sveglia perché i cittadini devono svegliarsi e legalità perché vogliamo portare le nostre istanze dinanzi ai palazzi della magistratura”.

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