‘Il Sole 24 ore’ premia lo studio legale campobassano di Salvatore e Giuliano Di Pardo

La ricerca «Studi legali dell’anno 2019» è stata effettuata per la prima volta in Italia per Il Sole 24 Ore da Statista, società tedesca specializzata nelle analisi di mercato e nella raccolta ed elaborazione di dati. In questo articolo spieghiamo per esteso la metodologia adottata.


Avvocati, giuristi d’impresa e clienti
La ricerca si basa sulle segnalazioni – da parte di avvocati (peer-to-peer), giuristi d’impresa e clienti – degli studi legali attivi a livello nazionale in 10 settori di competenza (diritto societario; bancario; contratti e contenzioso; lavoro; tributario; penale; diritto di famiglia e successione; immobiliare; amministrativo; ambiente) e in 5 macro regioni (Milano, Roma, Nord , Centro e Sud-Isole).
Complessivamente sono 531 gli studi segnalati.
E quello Di Pardo (che ha due sedi, una a Campobasso e l’altra a Roma) non solo è l’unico del Molise che compare nella speciale classifica stilata dal Sole 24 ore, ma è anche uno dei pochi ad essere inserito in più settori di competenza: diritto amministrativo, tributario, lavoro e ambiente e contenziosi.

La ricerca è stata condotta dal 6 novembre 2018 al 31 gennaio 2019.

Tramite l’invio di un link personalizzato, sono stati invitati a partecipare all’indagine oltre 30mila avvocati attivi sul territorio italiano e i giuristi d’impresa di 250 tra le più grandi aziende italiane.
Il campione è stato selezionato in modo rappresentativo a livello geografico attingendo a varie fonti.
Il sondaggio è stato inoltre promosso dal Sole 24 Ore, dando la possibilità anche ad altri avvocati di registrarsi sul sito e poter ricevere da Statista un invito personalizzato a partecipare alla ricerca segnalando studi legali purché diversi dal loro.


“Meno liti sugli appalti, più tecnologie”: Di fronte a questo scenario poter puntare su nuovi ambiti di attività può essere una risorsa. Ci crede Salvatore Di Pardo, titolare insieme al fratello Giuliano dell’omonimo studio, con sede principale a Campobasso e un’altra a Roma. «Smart contract e blockchain arriveranno anche nel pubblico. E dovremo farci trovare pronti». Intanto, lo studio si prepara al futuro: «Il processo telematico ci ha permesso – spiega Di Pardo – di delocalizzare e concentrare l’attività a Campobasso, dove sono impiegati la maggior parte dei trenta avvocati in forza allo studio. Inoltre, grazie a un accordo con l’università del Molise, stiamo ragionando sulla blockchain e sviluppando modelli di giustizia predittiva, in grado di dare, ad esempio, risposte automatiche a istanze di base da parte della clientela».

(Fonte Il Sole 24Ore)

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