La ristrutturazione riguarderà tutti i reparti: il macello, il mangimificio e l’incubatoio. La Regione sembrerebbe aver individuato i fondi necessari, 25 milioni di euro, probabilmente nel Psr. Inoltre sembrerebbe la possibilità di un partner privato esterno, come sarebbe dovuto avvenire con il gruppo Leocata (accordo poi sfumato), sia da escludere. Ora i sindacati hanno dieci giorni per dare una risposta alla Regione e ai vertici aziendali. Cgil e Cisl hanno espresso qualche perplessità dopo l’incontro dal momento che rimane alta la preoccupazione tra le fila dei dipendenti della filiera. Nei prossimi giorni sarà organizzata un’assemblea generale in azienda tra i lavoratori. Altro dato importante le unità in esubero: tra i 272 operai che lavoravano prima della chiusura della produzione, i primi esuberi sarebbero stati conteggiati in 69 unità.