Gam e area industriale di Pozzilli: la minoranza e Nunzia Lattanzio sollecitano un tavolo interministeriale

tavolo-di-lavoroLa situazione è precipitata. E, al momento, qualsiasi strada eventualmente da percorrere sembra ardua.  E così i consiglieri Angiolina Fusco Perrella, Nunzia Lattanzio, Nicola Cavaliere, Salvatore Micone, Giuseppe Sabusco e Nicola Eugenio Romagnuolo hanno inoltrato una richiesta di incontro urgente interministeriale  riguardante lo stato di crisi della Regione Molise per le aree industriali di Bojano e Pozzilli. “Le preoccupanti situazioni del polo avicolo di Bojano e della filiera tessile del nucleo industriale di Pozzilli, rendono necessario e prioritario un tavolo interministeriale allo scopo di progettare soluzioni idonee a salvaguardare la condizione del tessuto sociale molisano, rilanciano lo sviluppo industriale stesso e tutelando, attraverso adeguati strumenti, la situazione di centinaia di lavoratori colpiti da tale crisi”.

In particolare è stata analizzata, tenuto conto anche degli ultimi accadimenti, la situazione della Gam: “Dopo anni di specializzazione – si legge nella nota – la filiera avicola molisana è ad un passo dal fallimento e bisogna rendersi conto che interrompere il ciclo produttivo della filiera comporterebbe la rinuncia ad un patrimonio economico che è stato costruito con grande impegno dei lavoratori nel corso degli anni, determinando di fatto una pericolosa ricaduta anche sul tessuto sociale della nostra comunità.  Per risolvere la vertenza è necessario non solo l’impegno di tutte le componenti regionali, ma anche l’intervento delle istituzioni nazionali, e proprio per questo motivo, come approvato in aula, abbiamo richiesto con un urgenza la convocazione di un tavolo interministeriale al Ministro del MIPAAF, On. Nunzia De Girolamo, al Sottosegretario di Stato del MISE, Sen. Simona Vicari, e al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, On. Sabrina De Camillis, per trovare delle soluzioni condivise per salvare e soprattutto rilanciare lo sviluppo industriale della nostra regione, prestando grande attenzione a quella che è la condizione delle centinaia di lavoratori coinvolti.
Lo stesso MISE, interpellato attraverso il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha delineato la possibilità di chiedere l’inserimento dei Comuni colpiti dalla crisi industriale (nello specifico Bojano e Pozzilli) nelle aree oggetto della legge 181/89 corredando la stessa di idonee risorse, segnalando come le domande hanno un iter procedurali di circa 180/210 gg. Altra possibile soluzione la stesura di una Intesa o di un Accordo di Programma che abbia lo scopo di rilanciare le aree in questione, corredandole delle risorse necessarie, che, come sempre indicato nella nota a cura del MISE, possono essere individuate in quelle rivenienti dalla Programmazione Negoziata (dai 10 ai 20 milioni di euro) e cui la Regione potrebbe dare un’ulteriore integrazione. Altri interventi utili da mettere in atto per contrastare la sofferenza di alcune aree del territorio molisano sono i seguenti: sostegno significativo al microcredito; sostegno al Ventur-Capital (con richiesta allo Stato di concedere la detrazione fiscale in 10 anni alla partecipazione di risorse private al capitale di rischio delle aziende); richiesta al Governo di identificare, per almeno la prima parte della Programmazione 2014-2020 le Province adiacenti alle Regioni in Convergenza come Aree Cornice che possano utilizzare risorse adeguate al rilancio ed alla riqualifica delle aree di crisi complessa; utilizzando il 30% massimo dei fondi non spesi dalle Regioni Italiane in Convergenza. E altre ancora sono le soluzioni possibili ma al momento la situazione è gravissima – termina la nota – basti pensare per esempio agli avventizi, i lavoratori stagionali, nell’ultimo anno scesi a 100 ma che in periodi migliori e poi non così lontani erano circa 300, i quali pochi giorni dopo le parole di Frattura sull’importante svolta vicina per l’azienda, hanno invece ricevuto la lettera di licenziamento. Una situazione che di fatto li lascia senza tutela, senza ammortizzatori sociali e senza alcuna forma di sussidio e sostegno al reddito”.
Angiolina Fusco Perrella
Nunzia Lattanzio
Salvatore Micone
Nico Romagnuolo
Nicola Cavaliere
Giuseppe Sabusco

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