Il Programma operativo 2013-2015, stando ad una prima analisi, <non è idoneo a recuperare la situazione fortemente compromessa della Regione>; ad oggi non sono state approntate delle azioni di risanamento per incidere in maniera sostanziale sul nostro sistema sanitario senza perdere di mira la qualità dei servizi e l’accesso a tutti. L’attuale giunta però, che in questo momento è troppo concentrata su altre problematiche forse non sempre prioritarie rispetto alle reali esigenze del territorio, sembra lontana anni luce dai problemi reali dei cittadini. Dove sono i buoni intendimenti dell’attuale maggioranza che in passato ha sempre criticato e vessato oltre che fortemente stigmatizzato, l’operato della precedente amministrazione di centrodestra? Si rischia seriamente di pregiudicare l’offerta sanitaria con particolare riferimento al territorio: assistenza domiciliare per le categorie più fragili come gli anziani non autosufficienti, i disabili, i malati terminali; e inoltre si rischia di pregiudicare la qualità delle prestazioni (basti pensare alle già lunghe liste di attesa) e soprattutto l’efficienza e l’appropriatezza delle prestazioni erogate. Di recente (e fino al 26 settembre) il centro di prelievo di Larino è stato chiuso, creando notevoli disagi non solo ai residenti ma a tutta l’area del cratere. Eppure, dalla maggioranza non è arrivato nessun segnale, nessuna nota. È questo il nuovo che avanza? Forse occorre dare una grossa spinta per far partire una macchina che stenta a partire.
Speriamo – conclude il capogruppo del Pdl – che si stia prendendo anche atto della analisi seria che andrebbe fatta sulla rassegnazione che ormai alberga in tutti i cittadini molisani. Fino a qualche tempo fa, per garantirsi l’inviolabile diritto alla salute si ricorreva a denunce, a manifestazioni di piazza (come dimenticare il corteo pro Cattolica); ma oggi, allo stato dei fatti, chi potrebbe essere la voce del cittadino?”.