Formazione Professionale a Confronto con Petraroia. Mancini: la cassa integrazione? Sarebbe un grave errore

Questo sindacato, in vista dell’incontro che si terrà nel pomeriggio di oggi presso l’Assessorato alla Formazione Professionale con le OO.SS., l’Assessore al ramo e la Struttura per discutere della problematica che riguarda gli operatori della Formazione Professionale, vuole dire la sua su alcuni punti in discussione. Nei vari e numerosi tavoli di confronto con gli operatori della F.P. sulla questione “Sistema regionale di Orientamento permanente”, l’Assessore alla Formazione Professionale non fa altro che sottolineare che altre categorie di lavoratori nel Molise sono in analoga precaria situazione lavorativa, ritenendo, forse, che questa sia un’ammissibile giustificazione alla crisi del sistema di Formazione Professionale. Qui si vuol ricordare le responsabilità della Regione Molise nel rispetto della legge regionale n. 10/95, della L.R. n. 10/2006 e del CCNL della FP.Le uniche vere vittime di questa incresciosa situazione sono gli operatori che dal primo aprile 2014 stanno lavorando su un progetto con professionalità riconosciuta più volte ed in più occasioni anchedallo stesso Assessore; analoghi apprezzamenti son venuti da parte di tutta la maggioranza del Consiglio regionale (cfr Vice Presidente Cristiano Di Pietro che ha letto l’ordine del giorno nell’ultima seduta del Consiglio) nonché di tutte “le opposizioni”.
A noi sembra piuttosto che l’unica preoccupazione sia quella di ricordare pedissequamente che il progetto ha una scadenza semestrale ed è ormai vicina la deadline. Dal primo ottobre i 90 Operatori della FP, 90 famiglie, si troveranno senza lavoro e senza reddito. L’aggettivo ‘permanente’ nella Regione Molise è un inganno a cui la Politica dovrà rispondere anche perchè la programmazione votata nella seduta del Consiglio Regionale del 18 marzo prevedeva dapprima una progettazione, poi una sperimentazione del “Sistema regionale di Orientamento permanente” ed infine una messa a regime fino ad agganciare i finanziamenti del nuovo POR, tant’è che solo la prima parte del progetto doveva terminare a fine anno (e non a fine settembre). Nell’ultima seduta del Consiglio regionale l’Assessore Petraroia ha giustamente dichiarato che sul Fondo Sociale Europeo, il vecchio progetto Siro gestito da un consorzio di Enti, è costato 26.500.000,00 di euro. Non ha però specificato che si è raggiunto tale notevole importo perchè durante lo svolgimento dello stesso ai 91 operatori iscritti all’Albo regionale (tanti erano nel 2006, oggi purtroppo ridotti a 75 unità) sono stati aggiunti, a vario titolo, più di 130 unità di supporto. A conti fatti si può affermare che il progetto Siro è pesato sul FSE per il 25%. Sulla nuova programmazione 2015/2020, per il prosieguo del progetto “Sistema regionale di orientamento permanente”, il costo del personale si aggirerebbe intorno ai 13 milioni di euro per i 75 operatori iscritti all’Albo e 2,5 milioni per il personale di supporto, solo circa il 30% del nuovo POR e non più della metà del FSE come si potrebbe immaginare da una lettura approssimativa. Inoltre, bisogna ricordare che questo progetto può essere inserito in più Obiettivi Tematici e che essendo gestito direttamente dalla Regione certamente i costi aggiuntivi saranno abbattuti. Sulla stampa dei giorni scorsi, più di una volta, si è parlato di “Cassa Integrazione” come risoluzione per superare i problemi di lavoro; sarebbe un grande errore proporla per gli operatori della FP. La Formazione Professionale rappresenta un sistema complesso ed articolato che va gestito conoculatezza per evitare sprechi di denaro pubblico e attività inutili. La Formazione deve essere un valore, non un peso per la collettività. La Regione Molise, Ente delegato e responsabile della FP, è tenuta a dare i propri indirizzi e manifestare rapidamente le sue scelte programmatiche con valide ricadute sul territorio, per la valorizzazione delle risorse materiali, umane e lavorative del Molise. Certamente non avverrà mai aumentando il numero degli Enti accreditati! Questo sindacato non smetterà mai di affermare che va finanziato il lavoro non la disoccupazione che fa perdere solo dignità, professionalità, tranquillità e ricchezza. Ad oggi la Regione Molise, non è riuscita ancora a pubblicare un atto amministrativo che dia continuità al progetto per portare a regime tale sistema. In questo momento bisogna fare il possibile per far tornare a crescere tutti i settori e la Formazione Professionale rappresenta l’anello di congiuntura tra l’istruzione e il mondo del lavoro: propedeutica al rilancio generale anche del nostro Molise. La UIL si augura che il Molise, a breve, possa veder mettere in pratica in modo duraturo il progetto per l’orientamento permanente tale da risultare utile soprattutto per i giovani molisani garantendo loro il giusto e concreto supporto nell’orientamento al lavoro, nella preparazione professionale, nelle qualificazioni e in quant’altro necessario per poter affrontare con sicurezza , competenza e tranquillità il mondo del lavoro che diventa sempre più un miraggio colmo di asperità. Utile anche per gli operatori della F.P. che verrebbero così gratificati dal lavoro che sono deputati a svolgere. Nella convinzione che gli amministratori tutti non resteranno impassibili alla presente e che prenderanno tutti i provvedimenti utili per la definizione e la risoluzione di questa annosa questione, anticipatamente.

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