Firmata a Roma l’intesa sui precari della scuola. Risposta importante per tanti docenti, positivo per il sistema scuola Molise

L’intesa sui precari siglata il 1° ottobre a Roma tra i sindacati nazionali di categoria e il Miur rappresenta un passo in avanti importante, che come Uil Scuola abbiamo inseguito e proposto con determinazione da tempo, già da settembre 2018, attraverso decine di assemblee in tutta Italia, due mobilitazioni nazionali, una proclamazione di sciopero generale. L’intesa è frutto di una positiva mediazione tra le posizioni dei sindacati rappresentativi della scuola e le posizioni, in partenza diametralmente opposte, sia di questo che del precedente Governo. Essere riusciti a conciliare e ravvicinare le posizioni a tutela dei precari è motivo di soddisfazione. Riuscire ad ottenere 24.000 immissioni in ruolo di docenti precari, con tanti anni di servizio nelle scuole statali, attraverso una procedura concorsuale semplificata e urgente, rappresenta il raggiungimento dell’obiettivo prefissato dalla Uil Scuola. L’accordo è basato su due pilastri: il primo affidato ad un decreto legge, immediatamente operativo, rivolto alla platea dei precari c.d. storici, 24.000 di essi potranno accedere al ruolo dal 01/09/2020 con un concorso straordinario, il restante avrà la possibilità di potersi abilitare, attraverso un procedimento nuovo e veloce; il secondo, attraverso un disegno di legge collegato alla finanziaria, consentirà anche a coloro che non hanno tre anni di servizio nelle scuole statali di acquisire l’abilitazione, con procedimenti diversificati in funzione delle varie categorie da definire in un confronto sindacale che partirà immediatamente con tavoli tecnici specifici. L’intesa prevede anche l’immissione dei vincitori del concorso 2016 e 2018, su base volontaria, in una Regione diversa rispetto a quella della graduatoria di appartenenza. L’accordo, infine, prevede anche un concorso straordinario per gli assistenti amministrativi facenti funzione di direttore dei servizi generali e amministrativi con tre anni di servizio, in subordine al concorso ordinario. L’accordo nazionale avrà risvolti positivi anche per il Molise, dove il precariato, nel sistema scuola, ha assunto dimensioni preoccupanti. Consentirà di coprire tante cattedre che anche in quest’anno scolastico sono rimaste “vuote”, situazione ormai cronica che sta costringendo, ancora in questi giorni, i dirigenti scolastici a fare i salti mortali per trovare i docenti per coprire quei posti e garantire un’offerta didattica di qualità, spesso appena dignitosa, agli studenti molisani e alle loro famiglie. Ci auguriamo che ora i tempi stabiliti nell’intesa vengano effettivamente rispettati e che la politica continui a investire risorse nella scuola, in particolare nel Mezzogiorno, per colmare la forbice con altre realtà europee e settentrionali.

Commenti Facebook