Famiglia, lavoro e cittadinanza/il MNS ha chiesto unità di intenti per la ricostruzione del centrodestra

Famiglia, lavoro e cittadinanza, sono questi i punti cardine sui quali da mesi il Movimento Nazionale per la Sovranità ha chiesto unità di intenti e vedute per un progetto di ricostruzione del Centrodestra, aspetti fondanti da cui ripartire per costruire un programma e un’agenda di Governo necessaria a rilanciare un paese messo in ginocchio dal Partito Democratico.
In materia sono molto chiari anche gli ultimi dati rilasciati dall’Ocse, che parlano di un’Italia ancora in bassa crescita dove la qualità dell’occupazione è molto scarsa, essendo per lo più vincolata a contratti a tempo determinato, e quindi più fragili.

“Bisogna restituire ai cittadini – afferma Carlo Perrella, commissario regionale del MNS Molise – la dignità e la sovranità, partendo dal fondamentale tema del lavoro, la questione più importante da affrontare anche a causa della scellerata politica europea avallata dal Governo nazionale. Per questa ragione invitiamo tutti coloro che hanno a cuore il lavoro a partecipare il 14 ottobre a Roma alla marcia contro l’immigrazione e per il lavoro italiano, aspetto fondamentale da cui ripartire per il rilancio del nostro paese”.

D’altra parte anche nel corso delle ultime assemblee nazionali del Movimento era emersa una chiara indicazione: lavoro come priorità del Centrodestra, con l’impegno di ridiscutere i vincoli europei e, in particolar modo, le questioni burocratiche, in primis pareggio di bilancio e fiscal compact.

“Ovviamente il tema del lavoro – continua Carlo Perrella – è legato indissolubilmente al principio fondamentale della sovranità nazionale, senza la quale non si può disegnare concretamente un progetto di sviluppo e di rilancio dell’occupazione. Purtroppo è proprio il Mezzogiorno a soffrire maggiormente su questo aspetto, vivendo una vera e propria emergenza lavoro che si accompagna all’altra grande criticità del Sud, quella dell’immigrazione”.

Proprio il tema dell’immigrazione con il tempo è diventato strettamente connesso al lavoro, perché gli immigrati accettano di fare proprio quei lavori che gli italiani non sono più disposti a fare a quel salario proposto, alterando in maniera incontrovertibile il mercato del lavoro.

“Nel corso degli ultimi anni di Governo – conclude il Commissario regionale – la sinistra ha smantellato le tutele dei lavoratori, e il fallimento del jobs act è la punta dell’iceberg di una politica occupazionale fallimentaria. Per noi l’obiettivo da perseguire è la piena occupazione, e questo non è un progetto impossibile, ma, anzi, che può essere realizzato secondo precise direttive: investimenti pubblici per infrastrutture, credere nella formazione e nella ricerca, e soprattutto difendere le nostre aziende industriali dai capitali stranieri”.

Altri temi strategici, soprattutto per il Molise, saranno affrontati dal Movimento Nazionale per la Sovranità nelle prossime settimane sul territorio molisano, alla presenza dei vertici nazionali e regionali.

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