Estate tempo di tintarella: gli italiani bocciati in materia di abbronzatura

Di Massimo Dalla Torre
Decisamente poco preparati e di conseguenza bocciati senza la speranza di una revisione settembrina. Di cosa si tratta? Semplice come essere abbronzati con tanto di tintarella che, se presa con tutti i crismi, permette di sfoggiare un corpo “color cioccolato” alla stregua dei modelli e modelle che sono ritratti sulle riviste. Gli esperti sono chiari: non ci si abbronza stando ore sotto il sole, anche perché si rischia di danneggiare la pelle in modo irreparabile. Questo e’, quanto emerge da uno studio condotto su circa 2.000 italiani attraverso metodologia Woa (Web Opinion Analysis) per capire quali sono i rischi derivanti da una scorretta esposizione al sole ma soprattutto quali i rimedi per prevenirli?. Ebbene, un italiano su due adotta comportamenti rischiosi pur di scurirsi in fretta. In cima alla lista delle cose da non fare: “più tempo sto sotto il sole, prima mi abbronzo” (49%) e l’utilizzo di creme “affrettanti” al posto di quelle protettive (45%). Risultato? Scottature (66%), esfoliazione della pelle (58%), prurito (44%) e persino colpi di calore (37%), affezioni che rischiano di far ricorrere alle cure mediche anche presso centri di alta specializzazione dermatologica. A tal riguardo gli esperti avvisano: più ci si espone al sole più alto il rischio di invecchiamento cutaneo (34%) senza contare i danni irreparabili alle pelle, che potrebbero sfociare in patologie gravi (melanomi) di non semplice risoluzione.

Allora quali sono le parti del corpo più a rischio? Occhio a naso e fronte (59%), spalle (43%), nuca e dorsali superiori, senza contare il decolleté per le esponenti del gentil sesso (39%) e la parte superiore dell’addome per gli uomini che non vedono l’ora di esporre il “carapace” comodamente sdraiati sui lettini o sui teli adagiati sulla sabbia, altro veicolo d’infezioni, soprattutto micotiche. Infine le gambe (12%), specie per la parte dell’interno coscia e del dorso superiore del piede. Dopo l’excursus dermatologico quali sono i rimedi per affrontare in sicurezza la prima esposizione al sole? Il principale accorgimento è idratare abbondantemente la pelle con creme o altri prodotti protettivi bevendo contemporaneamente da 1,5 a 2 litri di acqua. In questo modo si reintroducono sodio, magnesio e potassio che sono le principali fonti di energia per la pelle, ma anche per tutto il corpo. Altro rimedio efficace è quello di utilizzare creme protettive con uno schermo adeguato da apporre almeno trenta minuti prima di esporsi ai raggi emanati dal dio Elio, evitando un’esposizione prolungata soprattutto nelle ore centrali della giornata tra mezzogiorno e le tre, quando l’irradiazione solare è senza dubbio più intensa, ma anche allontanando dalla mente il refrain della canzone degli anni 60…sei diventata nera, nera, nera, sei diventata nera come il carbon!!!

 

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