Eolico selvaggio tra Matese molisano e beneventano: il M5s dice ‘no’

Riceviamo e pubblichiamo

Pieno sostegno dell’eurodeputato del M5S Piernicola Pedicini alla lotta dei cittadini e dei comitati ambientalisti, che da anni si battono contro il mega parco eolico selvaggio che vorrebbero realizzare sulla Montagna di Morcone a cavallo tra le regioni Molise e Campania.

“Seguo da tempo questa vicenda – ha spiegato Pedicini -. Ora, dopo le ultime evoluzioni di carattere giuridico e dopo la manifestazione di protesta svoltasi domenica scorsa nell’area interessata, torno sulla questione per fare in modo che, al più presto e in relazione alle norme comunitarie, arrivi anche sui tavoli di Bruxelles.

Una cosa è certa – ha precisato l’eurodeputato – il M5S non può consentire che venga realizzato un mega parco eolico, che prevede 19 mega torri alte fino 100 metri l’una, in un’area di grande interesse ambientale, paesaggistico e agricolo come quella della Montagna di Morcone del Matese molisano e del Beventano. Occorre, pertanto, che tutte le procedure e le norme, per la tutela e la salvaguardia di quei territori e degli agricoltori che vi risiedono, vengano rispettate e bene hanno fatto la Procura di Benevento e la Soprintendenza di Caserta ad intervenire e a disporre i due provvedimenti di sequestro del cantiere avvenuti a febbraio scorso e pochi giorni fa.

Per questo, il M5S continuerà a seguire in tutte le sedi e a tutti i livelli la vicenda della Montagna di Morcone, ma anche altri casi di impianti eolici selvaggi in Molise e in Campania che non rispettano le norme vigenti nazionali e europee. Il nostro impegno è totale, così come hanno evidenziato la collega eurodeputata Adinolfi, i deputati Sibilia e Micillo, i consiglieri regionali Malerba e Viglione e la consigliera comunale di Benevento Farese, partecipando alla manifestazione che si è svolta domenica scorsa insieme ai comitati molisani e campani e ai cittadini che stanno protestando.

Va anche detto – ha sostenuto Pedicini – che il M5S, pur se a favore delle energie rinnovabili, non può tollerare che il concetto di sostenibilità applicato all’energia diventi la giustificazione a qualsivoglia violazione delle norme vigente; né tantomeno può assecondare la realizzazione di impianti che non tengano conto della vocazione dei territori e dei diritti degli abitanti delle aree interessate che da tali progetti dovrebbero trarre benefici ed invece ne subiscono unicamente le ricadute negative in termini economici, ambientali e di salute. E’ chiaro, di conseguenza, che questo specifico caso della Montagna di Morcone, penalizza i cittadini e premia le speculazioni delle multinazionali e delle imprese che mirano solo al business e al profitto economico.

Quello che sta accadendo – ha concluso l’eurodeputato del M5S – non è casuale o dovuto ad un imprevisto, ma ci sono precise responsabilità del governo nazionale e delle Regioni Molise e Campania. Negli ultimi anni stiamo assistendo ad una vera e propria aggressione di varie aree del Sud. Una crescita indiscriminata di parchi eolici in zone anche particolarmente rilevanti da un punto di vista paesaggistico, produttivo, naturalistico e storico. Territori da sempre dediti all’agricoltura che si stanno trasformando in presidi industriali. Aree devastate da tagli di alberi per aprire strade che devono raggiungere i luoghi dove devono essere realizzati gli impianti. Colate di cemento per le piattaforme dove devono essere installate le torri. Impianti realizzati anche a 200 metri di distanza dalle abitazioni (grazie alla legge “Sblocca Italia” voluta da Renzi), prima la Ue prevedeva 1.400 metri. Oltre, ovviamente, al grave impatto visivo e all’inquinamento acustico”.

PIERNICOLA PEDICINI – Eurodeputato del M5S

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