Emergenza umanitaria in Venezuela, vari problemi per chi rientra

Riceviamo e pubblichiamo

 

Nel corso del seminario di studi promosso il 9 febbraio u.s. dall’Università di Chieti sulla drammatica crisi del Venezuela, il Prof. Antonello Canzano, docente di sociologia per le relazioni internazionali, la reporter di guerra Barbara Schiavulli, la Presidente internazionale del programma di aiuti umanitari mondiali per il Venezuela Marisol Dieguez giunta dagli Stati Uniti, il Prof. Michele Cascavilla a nome dell’Ateneo Teatino, il Dott. Edoardo Leombruni per l’Associazione Latinoamericana Italiana e numerosi rappresentanti di Istituzioni locali, Associazioni ed Enti, sono intervenuti per richiamare l’attenzione delle nostre comunità su ciò che sta accadendo alla popolazione venezuelana.

Si muore per strada, per mancanza di pane, per impossibilità di curarsi, per epidemie, per una rapina finita male o perché non si riesce ad accedere ad un farmaco. Gli italiani con passaporto residenti in Venezuela sono 140 mila, ma gli oriundi superano 1,4 milioni di persone e tra loro gli abruzzesi e molisani, sono poco meno di 100 mila. Nel corso dell’iniziativa all’Università di Chieti ci si è soffermati sulle meritorie iniziative intraprese tra il 2016 ed il 2017 dalla Regione Abruzzo, dalla Fondazione Abruzzo Solidale e da ALI Abruzzo con l’invio dei medicinali distribuiti alla popolazione venezuelana e alle comunità abruzzesi e molisane, si sono messe in evidenza le buone pratiche di alcuni comuni dell’Abruzzo che hanno messo a disposizione alloggi per chi è rientrato e l’azione promossa da Patronati, Associazioni Umanitarie e da Comitati come quello sorto nel 2016 a Campobasso promosso dai volontari dell’Associazione Padre Giuseppe Tedeschi “Molise Pro Venezuela”.

Sono emerse tuttavia una serie di questioni rimaste aperte come quelle sollevate nell’allegato Appello del 28 agosto 2017 della Federazione delle Associazioni Civili Abruzzesi e Molisane del Venezuela rimasto senza risposta, e come l’assenza dei fondi nei Bilanci di Previsione per il 2018 per gestire la crisi delle nostre comunità venezuelane sia della Regione Abruzzo che della Regione Molise. Chi è rientrato nell’ultimo anno ha problemi di riconoscimento della cittadinanza italiana, di casa, lavoro, medico di famiglia, riconoscimento del titolo di studio e della patente, mancata riscossione delle pensioni, inserimento sociale ed integrazione lavorativa, e meriterebbe misure specifiche e coinvolgimento attivo dei Piani Sociali di Zona, Uffici Scolastici Regionali, Prefetture, ASL, INPS, Questure, Università, Enti di Patronato e Associazioni Umanitarie.

Quale amministratore regionale intervenuto al seminario di studi di Chieti, invio alla vostra attenzione questa nota per rilanciare alle Istituzioni Regionali di Abruzzo e Molise il drammatico appello di Marisol Dieguez, Barbara Schiavulli e dagli altri relatori, in modo tale che in sede di assestamento di Bilancio si possano stanziare fondi sia per aiutare la popolazione venezuelana, sia per agevolare i nostri emigrati rientrati a causa della crisi.

Il Consigliere Regionale

Michele Petraroia

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