Emergenza terremoto, cosa fare? Pedicini (M5S): inaudite tante inefficienze del Governo

Promesse e propaganda, durante la fase emotiva della prima emergenza. Errori, incapacità, burocrazia e mancanza di risultati concreti e immediati, nei mesi seguenti. Così è stato gestito il dramma delle aree terremotate di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.
Un dramma che a circa un anno dalle prime scosse continua a provocare enormi sofferenze e disagi a migliaia di cittadini. Chi ha perso la casa e vive nei container, prima ha sopportato il freddo dell’inverno e ora sta sopportando il caldo torrido dell’estate, oppure vive lontano dal proprio comune negli alberghi sulla costa.
Non vogliamo fare polemiche strumentali, ma tutto questo è inaccettabile e come M5S abbiamo il dovere di denunciarlo. E’ assurdo che delle 3.620 casette prefabbricate necessarie che, secondo gli annunci dell’ex premier Renzi, dovevano essere pronte in primavera, ne sono state consegnate solo 296. Perché si è verificata questa situazione? Chi ha sbagliato? Quando saranno consegnate tutte le casette?
E poi, è inaudito che nei luoghi del disastro ci sia ancora il 92 per cento di macerie da rimuovere. Come fanno gli abitanti a ricominciare a vivere, se per strada ci sono ancora tutte le macerie? Come si possono iniziare degli interventi di riparazione, almeno delle case meno danneggiate, se a circa un anno dai terremoti le macerie sono ancora tutte lì?
Dopo quasi un anno, nulla, o quasi, è stato fatto e la pazienza dei terremotati e dei sindaci è al limite. Fino al punto che il sindaco di Amatrice ha annunciato che è pronto a consegnare le chiavi del municipio al governo nazionale. E ha pienamente ragione. Perché sono stati, e sono ancora loro, i sindaci ad occuparsi più di tutti dei propri cittadini e dell’emergenza.
Il M5S della Camera dei deputati ha presentato un’interrogazione dopo aver scoperto che per la raccolta delle macerie, pur essendo stati previsti dal governo 50 milioni di euro, tutto è fermo per mere ragioni burocratiche. Ma l’aspetto ancora più grave è che non sono stati previsti bandi di gara per acquistare i mezzi che dovranno servire ai vigili del fuoco per la rimozione delle macerie.
Insomma, gravi incompetenze e improvvisazioni segnate dai governi nazionali Renzi e Gentiloni e dal commissario straordinario Vasco Errani. Ma non solo, va anche rilevato che i quattro presidenti delle Regioni, essendo tutti del Pd, invece di protestare e battere i pugni sui tavoli nazionali, spesso giustificano e coprono gli errori e le inefficienze. Oppure, avendo parte di responsabilità, fanno finta di non capire qual è il livello di malessere e di grave emergenza in cui versano i territori colpiti dal sisma.
Una situazione complessiva preoccupante che fa aumentare la sfiducia verso le istituzioni e per la quale il M5S è impegnato a fare tutto quello che può per suggerire soluzioni e offrire il proprio apporto. Infatti, grazie ad un forte impegno del M5S Europa, è stato approvato il provvedimento della Ue che prevede il cofinanziamento dei costi per la ricostruzione dei territori distrutti sino al 95%. Un provvedimento che, nonostante i ritardi dell’Europa e il taglio del 5% del cofinanziamento rispetto alla proposta iniziale, è stato votato anche dal gruppo M5S.
La cosa certa è che non ci possono essere più alibi e non possono bastare le rassicurazioni e gli annunci di renziana memoria del governo Gentiloni, arrivati dopo i summit degli ultimi giorni.
Servono, invece, fatti e azioni concrete, veri e immediati.

 

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