DOPO LA SARS, TORNA L’INCUBO: IL VIRUS MERS SPAVENTA L’ASIA. “MORTALITÀ DEL 36%”

Si chiama Mers il virus che sta facendo preoccupare l’Orientee, in particolar modo, la Corea del Sud. A Seul, dove nei giorni scorsi ci sono state le prime due vittime causate dal virus, sono quasi 1400 le persone in quarantena, mentre anche in altre città dell’Oriente comePechino e Hong Kong, vengono adottate intense mirure di prevenzione e controllo. 

La sindrome respiratoria del Medio oriente (Mers), rappresenta un virus altamente rischioso e letale. Il numero complessivo comprende anche due persone contagiate dalla cosiddetta “fonte secondaria”, un altro soggetto venuto a stretto contatto con il “paziente zero”, un uomo di 68 anni tornato da un viaggio fatto in Medio oriente ad aprile-maggio e confermato positivo ai test il 20 maggio scorso. Le due persone morte lunedì, una donna di 58 anni e un uomo di 71 anni, sono state ricoverate nello stesso reparto ospedaliero del “paziente zero” intorno al 15-17 maggio. Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ha stimato in 1.172 i casi di Mers segnalati dalle autorità sanitarie di tutto il mondo, tra cui 479 decessi correlati, a partire dalla sua individuazione nel 2012. Il coronavirus Mers, accompagnato da sintomi che vanno dall’influenza alla polmonite, è legato alla Sars (la “sindrome respiratoria acuta grave”), malattia mortale che ha ucciso oltre 770 persone nel mondo a seguito del focolaio scoppiato nel 2003 nel sud della Cina. Intanto si teme una rapidissima diffusione del virus: il governosudcoreano è finito nel mirino per la risposta che è stata considerata troppo lenta nel contenimento del virus dopo gli accertamenti risultati positivi, mentre l’intero Paese è in preda a una fortissima preoccupazione, se non al panico.

Da Leggo.it

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