Pertanto – afferma De Matteis – mi schiero ancora una volta con l’Upi per la condivisione di un ricorso da presentare alla Corte Costituzionale e ricordo che le Province a scadenza sono 52 e quelle commissariate 20. Il costosissimo Parlamento, composto da onorevoli sostanzialmente nominati, ha quindi determinato l’annullamento di libere elezioni e la permanenza di amministratori, comunque eletti, oltre il mandato quinquennale, nominando dei commissari. Fa bene Saitta quando sostiene che il Governo e il Parlamento possono decidere di svuotare le Province e di creare una miriade di nuovi enti, ma non possono impedirci di scegliere con il voto libero chi ci amministrerà”.