Danilo Leva replica al Segretario del Pd Micaela Fanelli

Riprendiamo il post del deputato molisano Danilo Leva che ha lasciato sul proprio profilo facebook.
Cara Micaela,
ho letto la tua risposta alle mie dichiarazioni, con cui ovviamente l’unica cosa che provi a fare è scimmiottare Matteo Renzi, ma, purtroppo per noi, è una parte che non ti viene neppure bene.
Qui gli schemi nazionali non c’entrano nulla. Io pure avrò combinato tanti disastri, come dici tu, tra cui quello di aver abbattuto l’impero di Michele Iorio, e avere consentito al centro sinistra di vincere in Regione, a Isernia per ben due volte, a Larino e in tanti altri comuni del Molise. Lo so, ho, poi perso alla Provincia di Campobasso quando la candidata a Presidente eri tu, ma non rinnego neppure quella scelta. In queste settimane ho posto il problema di un partito poco autorevole, che su grandi temi come la sanita, la programmazione, le infrastrutture, il lavoro, rincorre e prende ordini dal governo regionale, senza avere un minimo di autonomia culturale e di pensiero. Quella che divide il PD sei tu, in quanto ancora non sei riuscita a mettere in campo una proposta di sintesi tra le diverse anime, perchè hai preferito esrcitare il ruolo di tifosa e non quello di Segretario. Nei diversi comuni della regione stiamo imbarcando tutto e il contrario di tutto, dando credito a personaggi che una volta erano le colonne portanti dello iorismo e oggi le ritroviamo punto di riferimento e classe dirigente della vostra proposta politica. Tu rispetto a questo non dici nulla e preferisci un silenzio che sa di complicità. Ti ostini a difendere l’alleanza con Patriciello, che se aveva un senso due anni fa, quando Patriciello era in uscita dal centro destra, non lo ha più oggi, in quanto sta riorganizzando in Molise, Forza Italia.
Governare significa dare risposte all’altezza. Significa cambiare il Molise. Significa difendere la qualità della sanità pubblica, difendere i livelli occupazionali, la dignità del lavoro, significa azzerare le consulenze esterne e affermare una nuova politica industriale in grado di rendere più attrattivo questo territorio. E significa poi che la programmazione comunitaria, a capo della quale sei da oltre 15 anni, deve tradurre in fatti quelle che fino ad oggi sono state solo belle parole. Per cambiare il Molise serve discontinuità. Se invece governare diventa semplicemente l’esibizione del potere, io non ci sto, perché questo modo di fare non ha nulla a che vedere con i valori e i principi fondanti del centro sinistra. Capisco che per chi nel corso della sua esperienza politica è passata da Bersani (ti ricordo festante e gioiosa applaudire alla presentazione della sua mozione congressuale al Teatro Ambra Jovinelli di Roma) a Renzi, da Iorio al centro sinistra con estrema facilità, questi sono aspetti marginali, ma per me no. E ti garantisco che il popolo del centro sinistra molisano in questa battaglia le tue alchimie non le comprende affatto.

Con affetto e simpatia, Danilo

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