D’Ambrosio: Sanità in Molise, operazione di scarsa serietà politica, da parte di tutti

“E’ veramente sconcertante e inaudito ciò che sta accadendo, negli ultimi tempi, tra deputati, presidente della Regione e segretario regionale del Pd in tema di sanità. Nonostante siano tutti appartenenti allo stesso partito, stanno utilizzando un tema delicato come questo per distrarre i cittadini, mascherando le autentiche ragioni dello scontro”. Lo afferma Alfredo D’Ambrosio, responsabile regionale dell’Unione Popolare Cristiana (Upc), movimento di cui è anche componente della segreteria nazionale. L’ex senatore, da politico di lungo corso, interviene sulla diatriba apertasi all’interno del Pd molisano, senza risparmiare frecciate a nessuno dei contendenti.
“Ciò cui stiamo assistendo – commenta D’Ambrosio – è un’operazione di scarsa serietà politica, da parte di tutti. Nel Pd molisano si è aperto un regolamento di conti tra coloro che lottano per la conquista di un posto al sole e coloro che puntano al mantenimento delle attuali rendite di posizione e privilegio. E’ grave che si utilizzino la sanità e il diritto alla salute per questi scopi: sono tematiche molto sentite, che toccano da vicino ogni famiglia e che non possono essere utilizzate soltanto per fini strumentali. Beninteso, il problema della sanità esiste, eccome: ma il teatrino politico che sta andando in scena ha ben altro significato. I parlamentari del Pd guardano con interesse e preoccupazione al prossimo appuntamento politico elettorale, per il quale si stanno già preparando applicando la politica del carciofo, da mangiare una foglia alla volta: si comincia da Frattura per passare in  seguito a Fanelli e a tutti gli altri che possano insidiare la loro posizione”.
“A mio modesto avviso – continua l’ex senatore – questi atteggiamenti saranno sicuramente puniti dagli elettori, che alla prossima tornata elettorale sapranno regolarsi di conseguenza e giudicare l’operato degli attuali attori che stanno trattando la sanità per fini personali”. E’ quasi certo, a giudizio del responsabile regionale dell’Upc,  “che il Pd non potrà avere un numero sufficiente di voti per garantire la sopravvivenza degli attuali parlamentari. E’ infatti da presumere, alla luce di quanto si sta verificando, che il partito di maggioranza relativa, nella migliore delle ipotesi, ne eleggerà uno solo. Altra nota dolente per gli attuali parlamentari, la possibile discesa in campo alle Politiche dell’europarlamentare Aldo Patriciello. Questo spiega l’insistenza di alcuni sul rapporto tra la sanità pubblica e quella privata. Un’ipotesi del genere taglierebbe fuori dalla stanze del potere almeno due dei tre attuali parlamentari. Senza contare che molte chance potrebbe averle il Movimento Cinque Stelle, conquistando così il terzo seggio.
“Questo significa che tutte le dichiarazioni, le conferenze stampa sui marciapiedi, le esternazioni di protesta – insiste D’Ambrosio – non sono altro che manifestazioni di difesa del proprio orticello, volte a confondere le idee della gente solo per conquistare, sia all’interno del partito di maggioranza relativa, sia a livello di prossime candidature, anche per le Regionali, un posto di privilegio. Se si ha veramente a cuore il destino della sanità molisana (in proposito credo che si debba spiegare all’opinione pubblica molisana cosa è cambiato ad oggi rispetto alla gestione Iorio) non può che esserci una sola ipotesi, che è quella di fare in modo che il problema venga trattato e difeso da tutte le forse politiche senza distinzioni di ruolo o di appartenenza a questo o quel partito.
Frattura, sotto certi aspetti, è sicuramente inadempiente, tuttavia nemmeno si può dimenticare che ha ereditato una situazione drammatica, difficilissima da gestire per chiunque. Tutto ciò, in ogni caso, dimostra come la sinistra in Molise non abbia ancora acquisito la cultura di governo delle istituzioni – conclude D’Ambrosio – e che il ruolo che è congeniale alle proprie attitudini è piuttosto quello dell’opposizione”.

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