D’Ambrosio: la privatizzazione dell’acqua, bene comune, va scongiurata assolutamente

Il Comitato a tutela degli interessi molisani, composto da cittadini da sempre sensibili e attivi per la cosa pubblica, con a capo il senatore Alfredo D’Ambrosio, spiega come priorità assoluta, al momento, venga considerata la questione dell’acqua pubblica, in discussione proprio in queste ore in Consiglio regionale.
“Leggiamo sulla stampa di frizioni che hanno fatto slittare ancora una volta il dibattito sull’Egam – dichiara D’Ambrosio – e la cosa dispiace, visto che i molisani meriterebbero che problemi così importanti venissero affrontati con ben altro spirito, rispetto ai ‘giochi di prestigio’ cui sono costretti ad assistere dopo la scissione del Pd, dalla quale sono seguite inevitabili ripercussioni nella maggioranza. L’acqua è il bene pubblico per eccellenza, nonché una delle poche cose che il Molise possiede e può vantare. Dunque, la paventata deriva privatistica di cui tanto si è parlato va scongiurata assolutamente, sarebbe una iattura per tutti, visto anche il temuto aggravio dei costi a carico dei Comuni, senza alcuna utilità direttamente derivante dall’adesione all’Egam. Senza contare che si contravverrebbe anche alle decisioni dei cittadini, che sull’acqua bene pubblico si sono già espressi nel 2011 con un referendum”.
Una soluzione interessante, secondo il Comitato, potrebbe essere quella praticata dal Comune di Napoli, dove è stata costituita una società pubblica controllata a maggioranza dai Comuni, che possono aderire liberamente senza dover temere commissariamenti imposti dall’alto. “Ma soprattutto, mi pare doveroso – continua D’Ambrosio – che il presidente della Regione Paolo Frattura debba parlare chiaro: è vero o no che per il servizio idrico regionale esistono pericoli di privatizzazione? Egli ha l’obbligo di dire chiaramente cosa intende fare e come stanno le cose, essendo in gioco un interesse cruciale per l’intero Molise. In mancanza della necessaria chiarezza, chi di dovere sappia che il neo Comitato a tutela degli interessi molisani indirà un referendum popolare per far esprimere i cittadini in ordine a questo tema, ma anche su tanti altri. E le sorprese, a un anno dal voto per le Regionali, siamo certi che non mancheranno”.
“Mi auguro poi – aggiunge il senatore – che la stessa chiarezza venga adottata anche sulla questione dell’Area di crisi complessa, la cui realizzazione va definita subito, in tempi certi, senza altri ritardi. Occorre fare un pressing congiunto sul governo centrale da parte della Giunta e del Consiglio regionale tutto, poiché le aziende del territorio sono in ginocchio da ormai troppo tempo. Se continua così – conclude con una provocazione, D’Ambrosio – meglio annettere il Molise all’Abruzzo o alle altre regioni limitrofe e farla finita una volta per tutte”.

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