Crisi e lavoro: la minoranza presenta due interrogazioni urgenti

cons regIl rilancio della filiera avicola di Bojano, presentato in pompa magna ai media appena qualche settimana fa, non c’è stato. Così come all’orizzonte, malgrado i tanti ‘proclama’, non si intravede nessuna soluzione.  La crisi continua a ‘mordere’, a togliere sicurezze a centinaia di famiglie. Tra le quali anche quelle della Co.dis.Al. s.r.l. (che si occupa della commercializzazione all’ingrosso di prodotti avicoli freschi e surgelati, ed è controllata al 100% da Arena Alimentari Freschi S.p.A.); 19 i lavoratori che terminato il periodo di cassa integrazione in deroga, il 31 dicembre 2013, saranno senza stipendio, fuori dagli ammortizzatori sociali e da ogni possibilità di reimpiego. “La situazione è diventata ormai insostenibile – dicono i consiglieri Angiolina Fusco Perrella e Giuseppe Sabusco – per questo abbiamo presentato una interrogazione urgente al Presidente della Giunta Regionale del Molise Paolo di Laura Frattura e al Vice Presidente della Giunta Regionale Michele Petraroia.

Vorremmo sapere – continuano i due consiglieri di minoranza – come intendono procedere per delineare un percorso idoneo a trovare una soluzione per salvaguardare le 19 unità lavorative che fanno capo alla Co.dis.Al. s.r.l., verificando la possibilità di reintegrare i suddetti lavoratori in Gam, con le relative tutele che ne deriveranno. Nel verbale di incontro tenutosi presso il Ministero dello Sviluppo Economico in data 20 giugno 2013 alla presenza dei rappresentati del M.I.S.E., della Presidenza del Consiglio dei Ministri Sottosegretariato per i rapporti con il Parlamento, i rappresentanti parlamentari e della Regione Molise, il Commissario liquidatore della Solagrital, il Management Gam s.r.l. e le OO.SS. Nazionali si era stabilito che “con riferimento ai lavoratori ex Solagrital – oggi Co.dis.Al. – saranno poste in essere tutte le azioni volte ad assicurare agli stessi le medesime tutele e garanzie così come per gli altri lavoratori della filiera”; oltretutto – continua la nota – nel protocollo d’intesa stipulato il 5 novembre 2013 presso gli uffici dell’Assessorato al Lavoro di Campobasso “si conveniva, al punto 4, l’attivazione di un percorso teso a ricercare ogni ipotesi di tutela per il personale delle diverse aziende coinvolte nella filiera e delle diverse figure lavorative impegnate (Solagrital, Co.dis.Al., avventizi, cassa integrati, mobilità, ecc.).
Inoltre la richiesta delle organizzazioni sindacali a difesa dei lavoratori della Co.dis.Al. s.r.l. era il reintegro delle 19 unità nella società Gam, passaggio che permetterebbe ad essi di beneficiare di tutte le azioni e delle forme di tutela messe in atto per salvaguardare i lavoratori della Gam, da attuare attraverso la conciliazione con il DPL.
In aggiunta – continuano i consiglieri Fusco Perrella e Sabusco – sempre le  organizzazioni sindacali, per conto dei lavoratori Co.dis.Al. s.r.l., hanno più volte sollevato presso le amministrazione competenti dubbi sulla legittimità della cessione dei contratti di lavoro dei dipendenti da Solagrital Soc. Coop. A Co.dis.Al. s.r.l. richiedendo di verificarne la regolarità. Per questo – concludono i due consiglieri – vorremmo delle risposte, vorremmo sapere da Frattura e Petraroia come intendono procedere”.E quella della Co.Dis.Al. srl non è l’unica situazione ‘sulla graticola’ e oggetto di attenzione da parte della minoranza in consiglio regionale. La Fusco Perrella, Micone, Cavaliere, Romagnuolo e Sabusco infatti hanno presentato una interrogazione urgente anche per fare chiarezza sulla situazione lavorativa dei 60 lavoratori dell’impresa ‘As.Tec srl’ di Pozzilli (si tratta di un’azienda impegnata nella lavorazione di vetri per automobili, in partnership con la Saint Gobain, uno dei principali gruppi industriali del mondo; nell’impianto, inaugurato nel 2008 e che rappresenta una delle poche aziende ancora operanti nel nucleo industriale nonostante le profonde difficoltà del momento, vengono prodotti parabrezza per la Fiat di Cassino e per la Sevel della Val di Sangro).
“Il 31 luglio del 2013 – si legge nella nota a firma dei 5 consiglieri – è terminato il contratto di solidarietà sottoscritto dai lavoratori dello stabilimento; lo scorso 30 novembre invece è scaduta la copertura degli ammortizzatori sociali in deroga per i lavoratori rimasti in seno all’impianto industriale. E l’azienda – si legge ancora nella nota – ha fatto sapere che andrà avanti con la seconda procedura di mobilità volontaria (con incentivi), con il rischio di licenziamento di 42 operai sui 60 attualmente rimasti.
Lo scorso 12 novembre, presso Assindustria, si era giunti ad una soluzione positiva con l’azienda da una parte che si era resa disponibile a ritirare i licenziamenti e la Regione che dall’altra aveva assunto l’impegno di convocare un tavolo tecnico per discutere dell’allungamento degli ammortizzatori sociali fino al 31 dicembre.
Ma la cassa integrazione è scaduta e il tavolo tecnico non è stato ancora convocato.
Per questo chiediamo – concludono i consiglieri – al presidente Frattura e agli assessori Petraroia e Scarabeo come intendono procedere per tutelare le sorti dei lavoratori e quali interventi verranno adottati per il vaglio di un piano di ripresa dell’impianto industriale”.

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