La proposta, condivisa ieri sera, a seguito della riunione tenutasi presso la sala consiliare della Provincia di Campobasso, è quella di garantire a tutti i lavoratori che già operavano per la ricostruzione, parità di trattamento, e non discriminazioni basate su graduatorie che non hanno più alcuna valenza oggettiva, e che tutelano solo una parte ‘fortunata’ di lavoratori. La parità di trattamento, ad oggi può essere garantita a tutti solo attraverso contratti part-time, atteso che le somme per le Azioni di Sistema (e quindi le spese per il personale) non possono superare il 3% per gli interventi previsti dalla delibera CIPE 62/2011; solo così si potrà consentire l’occupazione a tutti i lavoratori per un periodo temporale più lungo, (e non di miseri 4 mesi!) garantendo anche sicura continuità alla ricostruzione post sisma, obiettivo questo da qualcuno dimenticato! Il Coordinamento ribadisce e manifesta, inoltre, la totale contrarietà alla determina del Direttore dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile n. 11/P.S. del 28/02/2014, già messa in discussione anche dalle sigle sindacali di CGIL, CISL e UIL, e chiede la riapertura immediata di un tavolo di trattativa con tutte le autorità politiche e istituzionali della regione Molise. Si ribadisce, infine che, alla luce della grave crisi che sta attraversando la nostra Regione, è quanto meno inopportuno tutelare solamente alcuni lavoratori e gettare nello sconforto altri 110 dipendenti che hanno maturato negli anni competenze professionali e tecniche necessarie e indispensabili, alla conclusione delle procedure di ricostruzione post sisma.