“Contro ogni pregiudizio” c’è una storia di accoglienza e amore

“Sono single, sono gay e ho adottato una bambina down. Ma non mi sento un eroe”. Ha esordito così Luca Trapanese, classe 1977, autore del libro “Nata per te”, intervenuto ieri a Campobasso, all’appuntamento con la giornata mondiale della Sindrome di Down.

“Quando mi é stata affidata Alba – ha continuato Trapanese – ho sentito l’impulso di voler raccontare cosa mi avesse spinto a diventare padre e sopratutto di una bambina disabile. Premetto di aver fatto volontariato da quando avevo 14 anni.

Conosco strutture di accoglienza come il Cottolengo di Caserta o la Casa di Matteo a Napoli. E più volte mi è capitato di incontrare coppie che, dopo il lungo iter necessario per l’adozione, hanno rinunciato a tenere il bambino ammettendo di non sentirsi adeguati. E ne comprendo le difficoltà. Invece io ed Alba viviamo la quotidianità in una maniera normalissima.

Siamo una famiglia, con il problema di coordinare il lavoro, le pappe, le nonne, le passeggiate al parco o le visite al museo. Poi la scelta di narrare la mia storia con Luca Mercadante deriva dal fatto che questo scrittore, diversamente da me, è ateo, favorevole all’aborto e convinto che una bambina come Alba non possa gratificare. Addirittura mi chiedeva se io, qualora fossi stato dotato di poteri magici, avrei mai guarito la piccola.

Ma la mia risposta era un netto no, poiché credo che un portatore della trisomia 21 non sia un malato, ma una persona speciale, con una propria vita affettiva e sessuale”.

Dunque una storia coinvolgente, incentrata sul discorso dell’inclusione e della disabilità, mai facile da accettare. Eppure Luca Trapanese, il narratore della diversità, simpaticamente, da buon napoletano, è entrato in empatia con la fitta platea, presente nella sala della Costituzione, riuscendo a sollecitare la testimonianza diretta di qualche mamma “speciale”. Complice il supporto della giornalista Enrica Cefaratti, molto sensibile verso le problematiche del disagio sociale.

L’esperienza di Giovanna Grignoli, presidente dell’Aipd, da anni alla guida della casa di accoglienza per persone down a Campobasso. E la competenza di Rossana Venditti, sostituto procuratore presso il tribunale dei minori, che ha ammesso di sentirsi arricchita dalla lettura del libro, e rimarcato il concetto che proporsi per un’adozione è sempre sinonimo di generosità e i giudici hanno il compito di interpretare la legge in modo intelligente e coraggioso, ma senza forzature.

Rossella Salvatorelli

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