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Coldiretti Molise chiede maggiori tutele contro le frodi nella carne proveniente dall’estero

Coldiretti Molise denunciala la necessità di maggiori tutele a difesa dei consumatori contro le frodi nella carne proveniente dall’estero. La rivendicazione di Coldiretti Molise si collega all’operazione messa a segno, in Europa, da Eurojust insieme ad Europol, che ha portato a 26 arresti ed il ritiro di oltre 800 passaporti di cavalli, con il controllo veterinario di altri 200 animali. Gli arresti, sottolinea la Coldiretti Molise, seguono una inchiesta, cominciata due anni fa, su un’organizzazione criminale che falsificava documenti dei cavalli, per far entrare la carne equina, in maniera fraudolenta, all’interno della catena alimentare come carne bovina, in tutta Europa, che ha coinvolto anche prestigiosi marchi. Una situazione che, continua la Coldiretti Molise, ha messo in allarme l’intera Unione ed ha costretto la Commissione Europea a chiedere agli Stati membri di adottare un “Piano coordinato di controllo” per verificare, in prodotti commercializzati come carni bovine, la presenza  fraudolenta di carne equina non dichiarata in etichetta, ma anche la ricerca di fenilbutazone nelle carni equine. L’operazione portata a termine scopre uno scandalo di dimensioni eclatanti, che dimostra, secondo la Coldiretti Molise, la necessità di lavorare sulla trasparenza degli scambi dei prodotti alimentari con l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza, ma anche togliendo il segreto sui flussi commerciali e sulle destinazioni aziendali delle importazioni. Secondo i dati forniti da Coldiretti dei circa 44.400 bovini presenti in regione Molise, 6.200 sono vitelli da carne al di sotto di un anno di età, che danno ottima carne grazie ad una alimentazione in gran parte autoprodotta all’interno delle aziende agricole molisane e sottoposti ad un regime di controllo sanitario tra i più severi al mondo.

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