Codacons, Ripristinata la legalità. Basta corsie preferenziali per i soliti noti. Fondazione Pavone, il CdS ribalta il verdetto del Tar

Il Codacons Molise, rappresentato dagli avvocati Massimo Romano e Giuseppe Ruta, esprime soddisfazione per l’ordinanza con la quale il Consiglio di Stato ha ribaltato il verdetto pronunciato dal Tar Molise solo qualche mese fa sul centro di riabilitazione Fondazione Pavone di Salcito, del gruppo Neuromed. Il Consiglio di Stato ha affermato quanto segue: “considerato che, ai fini dell’erogazione di prestazioni con oneri a carico del servizio sanitario nazionale, è necessaria la sottoscrizione di apposito contratto con l’Azienda sanitaria e che allo stato, tale contratto non risulta ancora sottoscritto; considerato anche che l’accreditamento istituzionale, che si assume essere stato rilasciato a conclusione del relativo procedimento, produce i suoi effetti dalla data del predetto rilascio (CdS, ord. 5651/2014)”, in tal modo condividendo l’appello proposto dalla Asrem e dal Codacons.

“Il Consiglio di Stato ha finalmente fatto chiarezza sul rapporto tra strutture private e sistema sanitario regionale, riformando il pronunciamento del Tar che avrebbe avallato la incredibile pretesa della Fondazione Pavone di Salcito, del gruppo Neuromed, di vedersi rimborsate dall’Asrem, ossia dal bilancio pubblico, prestazioni sanitarie erogate senza accreditamento e senza alcun contratto” – hanno commentato gli avvocati Massimo Romano e Giuseppe Ruta, rappresentanti del Codacons intervenuto nel giudizio, si dal primo grado, per la tutela dei consumatori-utenti del servizio sanitario pubblico.

“Un principio sacrosanto, autorevolmente ribadito dal Consiglio di Stato, che finalmente ripristina la legalità in un settore cruciale come la sanità che troppo spesso è stata piegata ad interessi privati, talvolta non estranei alla politica, e non sempre coincidenti con l’interesse pubblico. E’ la storia che lo insegna: troppo spesso sono state riconosciute corsie preferenziali ai padroni della sanità privata, con la conseguenza che oggi lo squilibrio della spesa sanitaria in loro favore determina le tasse più alte d’Italia pur senza che il sistema sanitario eroghi, nel suo complesso, servizi sempre all’altezza sotto il profilo quali-quantitativo. Alla luce di questo pronunciamento, occorrerà fare piena luce anche sul recente decreto n. 37 firmato dal Commissario Frattura, che riconosce ben 60 posti letto alla Fondazione Neuromed di Salcito benché non sia indicato neppure l’accreditamento”.

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