Chiusura del Punto Nascita a Termoli, Ientilucci (Assoconsum): La logica dei numeri ha prevalso sulle esigenze dei cittadini

«La chiusura del Punto Nascita di Termoli rappresenta l’ennesima sconfitta per un territorio che, un poco alla volta, sta vedendo sparire, nell’indifferenza generale, tutti i presìdi fondamentali per i cittadini».

Così il presidente regionale di Assoconsum (associazione consumatori al servizio dei cittadini), Corrado Ientilucci.

«Con un colpo di spugna – continua Ientilucci – hanno decretato a tavolino l’ennesima chiusura nel settore sanità. Purtroppo ancora una volta a prevalere è stata la logica dei numeri che ha avuto la meglio sui bisogni delle persone. Da una parte si parla di rilancio della regione –continua – mentre poi, concretamente, si assiste alla distruzione di tutti quei presìdi che, a lungo andare, contribuiranno ad un ulteriore impoverimento demografico del nostro territorio. L’assenza di servizi negli anni – aggiunge Ientilucci – ha di fatto costretto molte famiglie a lasciare i piccoli centri; togliere adesso servizi essenziali alla cittadinanza anche nei centri più grandi, serve solo a certificare l’addio alle politiche di rilancio del territorio. Sappiamo bene che ogni parto è differente da un altro – continua Ientilucci – e ogni parto può nascondere mille insidie. Non permettere la nascita su un territorio significa condannare lo stesso territorio a una morte lenta e inesorabile, sia economica che sociale. Noi – conclude Corrado Iantilucci – siamo disposti sin da ora ad abbracciare qualsiasi iniziativa volta a ripristinare una situazione di “normalità” sul nostro territorio. Perché, e ci teniamo a ribadirlo, non è normale che in Basso Molise sia anche vietato nascere».

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