Centri minori isolati: Boccardo: “Ridefinire gli interventi e accelerare i lavori”

Ormai abbiamo una nuova emergenza in Molise: l’isolamento dei comuni minori e quelli più interni.” Così la Segretaria generale della UIL Tecla Boccardo.

“Da più settimane assistiamo a un susseguirsi di eventi che stanno mettendo a dura prova i molisani che risiedono in alcuni comuni e che, improvvisamente ma non inaspettatamente, si ritrovano quasi prigionieri tra i confini dei loro paesi.

Strade franate, non praticabili dai mezzi pubblici, e ancor più grave da quelli di soccorso. E siamo fortunati che le condizioni climatiche ancora siano più che accettabili. Non osiamo immaginare, infatti, quando comincerà il nostro lungo inverno caratterizzato da abbondanti piogge e nevicate, come mai potranno fare i residenti dei quei comuni che già oggi pagano la trascuratezza delle infrastrutture viarie.”

 

“A  livello locale, articola Boccardo, non si riescono a programmare i necessari  interventi specifici, anche di carattere preventivo, mancando anche una chiara definizione delle responsabilità in capo alle singole amministrazioni.

Le Province affermano di non hanno risorse sufficienti per intervenire, mentre l’amministrazione regionale pare non agire con la decisione necessaria, forse a sua volta per carenza di economie.

Inoltre, siamo curiosi di capire a che punto sia il passaggio di alcune strade provinciali ad ANAS, cosa questa che sicuramente darebbe respiro alle Province ormai non più capaci di garantire una manutenzione idonea.

A tutto questo, poi, si va ad aggiungere un’importante problematica legata al trasporto pubblico, altrettanto infelice, con tagli alle corse extraurbane, e con riduzioni dei trasferimenti alle aziende di TPL locale che stanno generando, come se non bastasse, anche il consequenziale licenziamento del personale in forza. “

 “Alla luce di questo, bene farebbero bene gli Assessorati regionali alla Viabilità e all’Ambiente a intervenire fornendo nell’immediato alle Province e ai Comuni gli strumenti necessari per fronteggiare l’emergenza.

Le risorse ci sono e le popolazioni non possono aspettare! Serve un’accelerazione della spesa, utilizzando ad esempio quelle risorse stanziate nel Patto per il Sud e destinate alla viabilità minore, per oltre 30 milioni di euro e quelle agli interventi di mitigazione del dissesto idrogeologico che ammontano ad ulteriori 32 milioni di euro.”

“A pagare le spese di un ormai cristallizzato rimpallo di competenze e responsabilità non possono essere sempre e continuamente i cittadini, i lavoratori, i pensionati e gli studenti.

Adesso che le economie sono disponibili si impegnino rapidamente, si attuino interventi a tutela del rischio idrogeologico e si chieda nell’immediato anche un aiuto straordinario per fronteggiare l’emergenza, chiamando in causa il Ministro Galletti”.

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