Cassa integrazione per il settore pesca, la Venittelli promuove risoluzione in Commissione

Le criticità esistenti nel mondo della pesca produttiva sono molteplici e necessitano di trovare soluzioni sempre più condivisi e scientificamente sostenibili. Non solo, ma l’intera categoria deve poter contare su risorse capaci di ridare ossigeno alle imprese e agli operatori imbarcati, sempre meno competitivi in un contesto che non vede l’attività svolta nel bacino del Mediterraneo godere della stessa attenzione che le istituzioni comunitarie riservano ai Mari del Nord.
Per questa ragione, come esplicitato ampiamente e con dovizia di particolari nelle premesse, l’onorevole dem Laura Venittelli, componente della XIII commissione e responsabile nazionale del settore Pesca e acquacoltura del Pd ha promosso una risoluzione in Commissione con la quale impegna il Governo ad accelerare l’erogazione dei trattamenti di cassa integrazione in deroga per il settore pesca riferiti al 2016, anche per gli armatori imbarcati, superando così le difficoltà riscontrate da alcune sedi locali.
Inoltre, nella medesima risoluzione si invita il Governo a rivedere la legge 28 luglio 2016 n. 154 in materia di sanzioni e di sistemi di controllo, adattandoli alle peculiari dimensioni delle imprese nazionali.
Infine, ultimo comma del dispositivo contenuto nell’atto parlamentare, il Governo viene impegnato a ripristinare la Commissione consultiva centrale per la pesca e l’acquacoltura presso il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, coinvolgendo le associazioni rappresentative delle imprese di pesca.
“Si tratta di una triplice esortazione attraverso cui vogliamo che l’Esecutivo e i dicasteri interessati rispondano compiutamente coi fatti rispetto alle aspettative del comparto, che vive un momento di estrema difficoltà”, conclude la deputata del Pd.

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