Carriero (PD): dirigenza del Partito svuotata da incapacità politica e colma di arroganza

Riceviamo e pubblichiamo

Quando è nato il PD nel 2007 e nei successivi anni in cui abbiamo costruito con tante difficoltà, ma anche tanta passione, il nuovo soggetto politico con idee ben chiare e precise, oltre ad affrontare le problematiche di una “unione a freddo” – così come definita allora – ci trovammo anche a doverci difendere da attacchi e prove di colonizzazioni da parte di altri soggetti politici già presenti nell’agone politico, nazionale e regionale: Italia del Valori.
Ricordo a me stessa, tanto per non perdere la memoria storica degli eventi – stante che in tanti hanno la memoria corta e quindi per loro è esercizio difficile da esercitare – che per anni i rappresentanti dell’IDV hanno fatto di tutto pur di appropriarsi del Partito Democratico: dal fare accordi con l’allora Segretario Veltroni per le politiche 2008, salvo poi tirarsi indietro ma solo dopo avere superato lo sbarramento grazie proprio all’abbinata col PD; al tentare di intrufolare personaggetti (alla de Luca maniera) nei vari organi del nostro partito, non riuscendoci; nell’avvicinare soggetti sul territorio cavalcando il risentimento (personale?!?!?) verso i parlamentari allora in carica e che avevano aderito al PD e ottenendo in Molise, in tal modo, molti voti alle summenzionate politiche del 2008, tanto da portare come formazione IDV parlamentari eletti e “nisba” per il PD (alla faccia dell’appartenenza di iscritti, militanti e simpatizzati del Partito Democratico).
Per non parlare, poi, della fuoriuscita dal PD di soggetti entrati a suo tempo in IDV – ancora oggi presenti sulla scena politica – e che dopo avere ottenuto l’ottenibile da quel partito a matrice Di Pietro, ora cercano casa. A parte alcuni di essi che parrebbero intenzionati ad accreditarsi in “casa” Alfano, molti sfruttano proprio le file dell’attuale PD, sponsorizzato dalle “3F” regionali che hanno la responsabilità politica di avere geneticamente modificato il partito, per accreditarsi nel PD.
Ho rivisto recentemente la registrazione di un servizio giornalistico mandato in onda da una TV molisana in occasione delle comunali di Isernia di qualche anno fa e vedere al tavolo di presidenza Nagni, Tedeschi, Caterina ecc che sostenevano Franco Capone quale candidato Sindaco IDV, mi ha fatto rammentare, altresì, una “strategia” messa in campo dall’Italia dei Valori di pietrista, tornata oggi di moda.
Infatti, a suo tempo, fui testimone politica di “intimidazioni” fatte dai vertici dell’allora IDV, in cui spiegavano (con voce imperiosa e dura) di come si sarebbero presi (si, proprio presi letteralmente) il Partito Democratico mettendoci a capo uomini loro (dell’IDV!) e distruggendo tutto il resto.
Sappiamo come si sono, viceversa, consumate le vicende in questi anni e fino a che vi è stata una dirigenza che aveva il PD a cuore, dove certi “sciacalli”, che forse fiutavano già la morte politica del loro movimento così come era a suo tempo strutturato (un po’ come oggi nel PD dove c’è uno che comanda e gli altri ubbidiscono!), sono rimasti al palo e certo non hanno colonizzato il partito.
Purtroppo in questi giorni assistiamo alla reminiscenza di quel progetto (che noi allora tenemmo a bada), e questo grazie all’attuale dirigenza PD che – svuotata dalla assoluta incapacità politica ma colma di arroganza che non gli consente di parlare con le varie componenti del proprio partito, tanto da esultare alla fuoriuscita di soggetti che questo partito lo hanno fondato, difeso e portato a grandi risultati – ha necessità di far entrare nel PD elementi a dir poco particolari.
Basta guardarsi intorno, da Isernia al basso Molise passando per Campobasso, e si registrano tesseramenti, adesioni e dichiarazioni baldanti di soggetti che se avessero avuto la forza (e campo libero) il PD lo avrebbero distrutto e maciullato mettendoselo sotto i piedi, mentre ora – guarda un po’ – ne cantano le lodi.
Questo mio scritto non è diretto a coloro i quali hanno aderito al PD e provenienti dall’ex IDV ed ai tanti pure dalla destra, problemi loro e della loro coerenza politica se ne hanno mai avuta, ma all’attuale dirigenza del mio partito solo per avvertire che certi soggetti non cambiano mai!
Il PD si ha, o si dovrebbe avere, nel cuore e utilizzarlo ancora oggi come un taxi è veramente miserevole politicamente, per chi lo usa e per chi glielo fa usare!

Il Vice Presidente Ass. regionale PD
Costanza Carriero

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