Campobasso/ ‘Ti racconto un libro’, il viaggio nella cultura ‘alta’ con Sandra Petrignani

Ennesimo appuntamento di rilievo di ‘Ti racconto un libro 2019’, il laboratorio permanente sulla lettura e sulla narrazione – promosso e sostenuto dal Comune di Campobasso e realizzato dall’Unione Lettori Italiani, con la direzione artistica e organizzativa di Brunella Santoli e il patrocinio della Provincia di Campobasso. Gli incontri di questo cartellone culturale hanno una caratteristica comune; nella raccolta sala del Circolo Sannitico di Campobasso si crea un clima quasi familiare tra autore e pubblico, un’interazione mentale totale, che ci porta tutti per un paio d’ore a vivere una realtà diversa e bella, prima di tornare alla vita di tutti i giorni. L’incontro di venerdì scorso con Sandra Petrignani, senza perdere queste caratteristiche è sembrato differente dagli altri, non fosse altro che per i nomi che sono circolati in sala, quelli del nocciolo della cultura nazionale per decenni e ci ha fatto sembrare di casa scrittori che sono oramai nella leggenda.
Leone Ginzburg, Italo Calvino, Giulio Einaudi e Cesare Pavese, Elsa Morante e Alberto Moravia, Adriano Olivetti e Cesare Garboli, Carlo Levi e Lalla Romano, la casa editrice Einaudi ed i salotti torinesi che in quel periodo erano la cultura italia; tutto e tutti spiegati con semplicità, il mito che scende sul terreno. La base di partenza è stata la meravigliosa e complessa vita di Natalia Ginzburg, a cominciare dalla sua scelta di adottare il cognome del marito, che per la Petrignani era come se fosse anche il padre; è stato un viaggiare nel mondo femminile, tra le donne che (riferisco per citazione dotta) “hanno la tendenza a gettarsi nel pozzo, per poi riemergere; e comunque si sono gettate nel pozzo”. Sandra Petrignani ripercorre la vita di una grande protagonista del panorama culturale italiano. Ne segue le tracce visitando le case che abitò, da quella siciliana di nascita alla torinese di via Pallamaglio – la casa di Lessico famigliare – all’appartamento dell’esilio a quello romano in Campo Marzio. Narratrice, saggista, commediografa, infine parlamentare, Natalia è una “costellazione” e la sua vicenda s’intreccia alla storia del nostro paese (dalla grande Torino antifascista dove quasi per caso, in un sottotetto, nacque la casa editrice Einaudi, fino al progressivo sgretolarsi dei valori resistenziali e della sinistra).
Un destino romanzesco e appassionante il suo: unica donna in un universo maschile a condividere un potere editoriale e culturale che in Italia escludeva completamente la parte femminile; e farsi ascoltare da tanti uomini e di quel calibro culturale. Donna vulnerabile, e innamorata di uomini problematici. A cominciare dai due mariti: l’eroe e cofondatore della Einaudi, Leone Ginzburg, che sacrificò la vita per la patria, lasciandola vedova con tre figli in una Roma ancora invasa dai tedeschi, e l’affascinante, spiritoso anglista e melomane Gabriele Baldini che la traghettò verso una brillante mondanità: uomini fuori dall’ordinario ai quali ha dedicato nei suoi libri indimenticabili ritratti.
Immaginare di raccontare tutto questo con semplicità è servito ad avvicinare il pubblico del Sannitico a quel mondo così distante ed a farlo appassionare a qualcosa di ‘altro’ rispetto alla nostra città ed alla nostra cultura. Sandra Petrignani ha dialogato in sala con Ester Tanasso.

Stefano Manocchio

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