Cammina Molise torna a Petrella, emozioni condivise

Per la terza volta i marciatori di “cammina Molise” sono tornati a Petrella. E’ stato emozionante riabbracciare Giovanni Germano, la moglie Silvana, l’amico Paolo Discenza e tutti gli altri marciatori che sempre con entusiasmo entrano nei borghi portando la loro energia con canti e balli.

Emozionante anche confrontarsi con marciatori provenienti da tutta Italia e dall’estero, che restano stupiti di quanto possa contenere, in termini di natura, arte, enogastronomia e folklore questo lembo di terra chiamato Molise. Quest’anno il Cammino festeggia il XXV° , un traguardo di tutto rispetto, che tenacemente ha resistito e valorizzato il nostro territorio, un rammarico, e lo testimonio in prima persona, che il Molise non faccia parte del progetto dei Cammini, ma questa è una riflessione che va oltre il progetto in sè, che va a toccare le sfere politiche ….

Fiera di aver potuto accogliere la carovana con il primo cittadino Amoroso, con il presidente Proloco Simpatico con il nostro parroco don Domenico, con la presenza delle guide di Misterya Templi, anche questo segnale di una comunità che cammina verso l’obiettivo comune di valorizzare il paese.


Resto ancora sorpresa dai ringraziamenti che riceviamo per l’ospitalità, aprire le porte del proprio paese è come aprire le porte di casa, voler lasciare a chi viene in visita un qualcosa che ricordi quella giornata, è quasi un obbligo che deve essere rispettato. E’ forte la voglia di trasmettere ciò che viene custodito gelosamente, ed a Petrella nessuno riparte senza aver visitato le nostre “Pietre parlanti”, la “nostra” , così mi piace definirla, chiesa monumentale, una esplosione di arte e simbolismo che continua a stupire ed affascinare, arricchita dal Crocifisso ligneo, altra opera ricca di misteri e simbolismo. Ricevere in cambio una stretta di mano e un abbraccio è il ringraziamento migliore, perchè attraverso il contatto fisico, di cui oggi si sente il bisogno, è come se si stabilisse un ponte di comunicazione che va oltre i confini regionali.


Ancora una gradita sorpresa la presentazione del volume del nostro concittadino professor Sante Matteo, che con nostalgia ha ricordato la sua vita da emigrante negli USA, con sempre il pensiero del suo paese. Ha ricordato come a 9 anni arrivato in America, aspettava che da un giorno all’altro sarebbe tornato nel suo paese a giocare con i suoi amici, di come gli emigranti che potevano tornare arrivavano con la valigia semivuota per portarsi i prodotti petrellesi, un pezzo del paese. Il saggio “Il secondo Occhio occhio di Ulisse”, raccolta di studi di letteratura e cultura italiana di Sante Matteo, a cura di Silvia Carlorosi, Maria Silvia Riccio e Simone Dubrovic, parla di viaggi e letteratura, Dante e Marco Polo fino ad arrivare a Giose Romanelli.


Una giornata in cui si è vissuta l’essenza del Molise, paesaggi, natura, arte e bellezza, prodotti tipici ed enogastronomia.


Permettetemi come sempre un breve passaggio di ringraziamento anche alla presenza dell’attore, e sono sempre orgogliosa di dire molisano, Elio Germano, attualmente impegnato con il lavoro, ma la cui presenza tra i vicoli di Petrella testimonia ancora una volta l’attaccamento al Molise.

25 anni si Cammino alla scoperta delle zone interne del Molise, attraversando sentieri, tratturi, vicoli, come una volta, ma è il modo migliore per catturare l’essenza dei posti, fermandosi, guardando, ascoltando. Un mezzo di valorizzazione turistica ma prima ancora di riscatto, riappropriarsi della dignità di un popolo che deve recuperare le tradizioni, che deve custodire tutto ciò che di bello, ma con fatica e sacrifici, ci è stato lasciato, che deve saper far fruttare il territorio per permettere una ripresa anche economica. Continuo, nonostante l’inerzia istituzionale, a credere nelle potenzialità della mia terra e della mia gente e non smetto di credere che, prima o poi, le cose cambieranno.

Ancora una volta con un nodo in gola, saluto i marciatori, che si rimettono in cammino, ma so che è solo un “arrivederci”.
Mariateresa Di Lallo

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