Cambiare pe ruscire dalla crisi: presentato il Programma Operativo Regionale MOLISE FESR e FSE 2014-2020

E’ stato illustrato il 3 novembre, nel Parlamentino della Giunta Regionale, il nuovo POR FESR e FSE 2014-2020. Vasta la platea di cittadini, operatori economici, parti sociali e istituzionali, invitati tutti a partecipare ai lavori. Molti i sindaci presenti, le associazioni di categoria, i sindacati, gli operatori della formazione, i professionisti, le parti sociali. A sottolineare, in apertura dei lavori, la valenza strategica del POR il vicepresidente della giunta regionale e assessore al lavoro, Michele Petraroia. Fondamentale sarà il ruolo della cabina di regia per il dialogo sociale che vedrà tutti i soggetti coinvolti (associazioni, sindacati, parti sociali) nel concorrere all’implementazione delle nuove misure. Programmazione unitaria, coinvolgimento dei cittadini, rilancio delle buone pratiche sperimentate nel POR 2007-2013 e innovatività sono le parole chiave del cambiamento. Chiari e concentrati i punti strategici di questo POR, come evidenziato da Massimo Pillarella, Autorità di gestione. Innanzitutto la natura multifondo del Programma, che unisce e amalgama le risorse FESR Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (105 milioni) ed FSE Fondo Sociale Europeo (47 mln) per un totale di 153 mln e la sua armonizzazione con i programmi nazionali; la focalizzazione su determinati obiettivi, ovvero ricerca, competitività, digitalizzazione, occupazione, ambiente, cultura, istruzione, lotta alla povertà; la semplificazione delle procedure amministrative.
Relativamente a questo ultimo punto una novità è rappresentata dal “PRA” Piano di Rafforzamento Amministrativo, che ha l’obiettivo di snellire le procedure sia nelle fasi di elaborazione e gestione dei bandi, sia in itinere durante le operazioni di valutazione e in quelle finali di rendicontazione. La “persona” sarà al centro di ogni azione, nel senso che la pubblica amministrazione avrà nei suoi confronti l’attenzione e la cura dovute. Il supporto al territorio si declinerà anche in termini di formazione degli addetti negli Enti locali. Quindi è atteso un miglioramento generale delle performance, con riduzione dei tempi di spesa.L’attesa per gli sviluppi di un così importante intervento è alta, a causa della crisi, la più lunga monitorata ad oggi da dati statistici, come evidenziato da Andrea Murgia e Cinzia Masina, rappresentanti della Commissione Europea, che hanno annunciato il massimo supporto al raggiungimento degli obiettivi, in termini tecnici ma anche agevolando l’utilizzo di mezzi finanziari ulteriori, quali quelli previsti dal Piano Juncker, che mette a disposizione delle imprese innovative una dotazione di 100 milioni.

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