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“BLU costruzioni”: STOP dei lavori. Chi risarcirà l’azienda?Non vorremmo fossero ancora i cittadini

Il movimento 5 stelle è stata l’unica forza politica in regione ad aver portato all’attenzione della Giunta e del Consiglio regionale la vicenda relativa  alla BLU costruzioni. Dopo circa un mese di studio, di accertamenti e di incontri, è stata depositata presso l’Ufficio di Presidenza l’interpellanza a del MoVimento 5 Stelle sul cantiere. A tutela della regolarità dell’iter legislativo, a supporto del Comitato di quartiere san Alfonso e al fine di chiarire le troppe, presunte o accertate, irregolarità procedurali, dopo aver brevemente ricostruito l’iter amministrativo della vicenda che parte dal 2003 ed interessa 3 amministrazioni comunali,  il MoVimento 5 Stelle ha rivolto al Presidente della Giunta, l’unico ormai a poter intervenire, alcune domande.

Per esempio:
– si sono riscontrate una o più irregolarità nella documentazione pervenuta dal Comune di Termoli?
– quali azioni ha adottato e quale ruolo ha svolto la Regione Molise nell’accordo di programma citato e la sua partecipazione può considerarsi esaustiva  ai fini dell’approvazione della variante al Piano Regolatore Generale?
– al fine di garantire la correttezza e la legalità dell’iter amministrativo, sono previsti interventi rapidi da parte del Presidente Frattura quali  l’immediata sospensione, in via cautelativa, dell’attività di cantiere in oggetto?Domande che hanno sicuramente un fondo di verità; a quanto pare, le irregolarità ci sono e come, tant’ è che oggi, 12 Novembre, al termine del Consiglio regionale, apprendiamo che il presidente Frattura interviene bloccando i lavori nell’area del Crocifisso a Termoli.Attendiamo la divulgazione del documento ufficiale per entrare nel merito delle valutazioni, quello che è certo, è che per giustificare un intervento di tale portata, sono state rilevate, da parte dei tecnici, importanti irregolarità. Quello che emerge è che l’amministrazione del comune di Termoli, nella figura del Sindaco Di Brino,  avrebbe fatto meglio concedere il permesso di costruire, cosa che invece, stranamente,  non ha esitato a fare, concedendolo tra mille polemiche, e con forte decisione, commettendo, a quanto sembra, un’  illecito.Eppure durante la scorsa amministrazione, la questione del permesso, era stata già abbondantemente sviscerata, concludendosi con un ricorso al TAR da parte di Fedele e Desiderio (BLU costruzioni) contro il Comune, che veniva puntualmente respinto.Ora che ci si apprestava a mettere la parola “fine” a questa questione in Consiglio di Stato, il Sindaco Di Brino pensa bene di ritirare  il Comune di Termoli  come parte opponente del processo e di concedere il permesso “per non inciampare in contenziosi e risarcimenti”.E chi risarcirà ora la BLU costruzioni?Non vorremmo fossero, ancora una volta i cittadini. Gli stessi cittadini che sono stati tagliati fuori dalla partecipazione al procedimento alla quale avevano diritto (garantito dalla legge), di presentare ufficialmente delle osservazioni, gli stessi che si sono organizzati in un comitato di quartiere, il comitato Sant’ Alfonso, che ha più volte manifestato la propria contrarietà al progetto e che ben tre volte è stato ricevuto in audizione nella sala consiliare del comune per sentirsi infine dire “l’accordo di programma così come stipulato è immodificabile”, in altre parole “è così e basta!”Una gestione della cosa pubblica da parte del Sindaco Di Brino piuttosto discutibile e poco attenta alle istanza di chi queste scelte le subisce in prima persona.L’interpellanza rimarrà in essere in attesa della discussione in Consiglio Regionale e di ascoltare le parole dello stesso Presidente Frattura sulla questione.Ancora una volta il MoVimento 5 Stelle si fa portavoce dei cittadini all’ interno del Consiglio Regionale.Siamo sconcertati dell’atteggiamento del Sindaco nei confronti del Comitato. Ribadiamo ancora una volta l’importanza di gestire la cosa pubblica con la massima correttezza ma soprattutto di mettere i cittadini e il bene comune al centro della vita amministrativa e politica. Così facendo questo sbaglio si sarebbe potuto evitare.

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