Biomasse. Area Matese: il fisico candidato con Frattura ci rimprovera

L’ ing. Giovanni Maria Piacentino ha voluto dedicare a quanti si sono opposti alle biomasse nell’area del Matese alcune dichiarazioni che, se dette, come sono state dette, dall’ A.D. della Am Smart Egenergy che avrebbe dovuto gestire quella di San Polo Matese ,non desterebbero alcuno stupore, ma profferite da un fisico di fama davvero lasciano interdetti. Sul Quotidiano del Molise del 16.11.2014 l’ Ing. Piacentino liquida tutto il movimento di opposizione alle due biomasse nell’area del Matese, che, come tutti sanno, era molto variegato nei motivi di contrasto, definendolo ”…relativismo culturale postmoderno, l’infezione intellettuale più perniciosa degli ultimi due secoli”. In sostanza, per l’ ing. Piacentino siamo tutti una massa di ignoranti, isterici e prossimi più all’uomo della caverna che non ad una specie evoluta. E lamenta, l’ing. Piacentino, che “una qualunque madre di Bojano” possa smentire chi abbia seguito studi trentennali sulla combustione e sia certificato esperto da istituzioni scientifiche internazionali. Naturalmente non penso minimante di competere con l’ing. Piacentino sul piano tecnico della combustione, ma sul piano del suo coinvolgimento politico nella questione biomasse avrei molto da dire.

Uno scienziato che ha trovato il tempo di venire a candidarsi nella lista Noi per il Molise a sostegno di Frattura, a mio modesto parere, poteva anche risparmiarsi una offensiva filippica nei confronti di gente che vuole partecipare alla gestione del territorio in cui vive, contribuendo a decidere, nelle forme di legge, quale tipo di sviluppo privilegiare e quale no.

E nella protesta non c’erano solo i marpioni politici che la usavano in modo strumentale, e non c’erano solo i galoppini di quei marpioni, c’era anche quella “qualunque madre di Bojano” che ben conosce come funzionano i controlli dalle nostre parti avendo vissuto sulla sua pelle anni e anni di termocombustione rifiuti incontrollata, giustificata da altri studiosi con trentennali studi sulla combustione e dichiarati esperti da comunità scientifiche internazionali.

C’era anche Area Matese che le carte se le legge, al contrario dell’ ing. Piacentino, e ha reso noto ai cittadini che nel Molise non si controllano il PM 2,5, i metalli, le B(a)P, e non si redigono i piani obbligatori di gestione del territorio. Al di là della dotta ramanzina l’ing. Giovanni Maria Piacentino dovrebbe sapere che l’ente strumentale della Regione Molise, l’ ARPA locale, ha dovuto ipotizzare, nell’area che doveva accogliere le due biomasse, il superamento delle soglie di valutazione superiore dei predetti inquinanti.

E dovrebbe saperlo non solo perché queste cose sono state pubblicate anche sui giornalini parrocchiali, ma anche perché, da ricercatore, sa bene che negli esperimenti vanno considerate tutte le variabili e tutte le costanti note, altrimenti si fa solo “ammuina di parte”. E la costante nota, certificata e ammessa, è che nel Molise i controlli previsti dalle leggi non si fanno, gli strumenti obbligatori di gestione del territorio ai fini della tutela ambientale non esistono e ogni tanto si alza qualcuno che, pensando davvero di trovare i cavernicoli, tenta di avviare iniziative imprenditoriali che, stante la situazione omissiva della nostra regione, ancora sotto diffida del Ministro dell’ Ambiente per le violazioni di cui sopra, non dovrebbero nemmeno essere prese in considerazione.

A meno che l’ing. Piacentino ritenga scientificamente accettabile che attività produttive quali le centrali a biomasse possano tranquillamente essere avviate in zone dove non si controllano nemmeno i livelli delle polveri sottili. Quando si è candidato alle elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale del Molise queste cose avrebbe dovuto saperle.

Caso mai poteva chiedere a quella “qualunque madre di Bojano” perché non si fidava della scienza. Avrebbe avuto le giuste risposte visto che di emeriti scienziati ne sono passati per Bojano a giustificare l’ingiustificabile. Resta il fatto che, personalmente, non consiglierei mai a mio figlio di studiare nelle Università dove i docenti si prendono la libertà di offendere a prescindere. Non lo farei per ripicca, ma solo perché ritengo che non avrebbe niente di utile da imparare per il suo percorso di vita, per il suo “divenire” nella lealtà e tolleranza.

Area Matese. Civico Movimento Politico per Bojano e l’area matesina – Il Portavoce Alfonso Mainelli

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