Barbagallo e Boccardo (UIL): a Parigi si discute di clima e in Molise ci si distrae

Molta UIL, anche molisana, ha partecipato alla marcia per il clima di domenica scorsa a Roma. Alla testa del corteo, dietro lo striscione della coalizione Cop21, Barbagallo condivide lo slogan della manifestazione: ” un vero accordo per cambiare”. “Il nostro auspicio – ha detto il leader della Uil – è che i governanti di tutto il mondo, riuniti a Parigi, trovino le soluzioni giuste e adeguate per affrontare e risolvere i problemi che stanno causando il cambiamento climatico: questo è l’unico pianeta che abbiamo e se non interveniamo rischiamo grosso. Anche nel nostro Paese – ha proseguito Barbagallo – i mutamenti climatici mettono in crisi il sistema idrogeologico e ogni anno spendiamo 8 miliardi per riparare i danni: bisogna fare prevenzione. Si possono e si devono coniugare salvaguardia ambientale, sicurezza, salute e ripresa occupazionale: è una sfida – ha concluso il leader della Uil – che il Sindacato è pronto ad accogliere”.
Tecla Boccardo, leader sindacale in Molise, contestualizza questa problematica in ambito regionale: “Iniziato l’autunno e ci siamo ritrovati con i soliti problemi: dissesto idrogeologico, frane e strade che smottano, invasi che tracimano, acqua imbevibile nelle tubature di Termoli, una nevicata nemmeno tanto intensa che subito blocca i trasporti pubblici e rende difficili quelli privati. Certamente occorre discutere a Parigi di come intervenire a livello globale per mitigare le conseguenze dei cambiamenti climatici, è necessario però che anche nella nostra regione si programmino e si pianifichino gli interventi di messa in sicurezza del territorio, di miglioramento della viabilità e delle abitazioni, di prevenzione dei rischi.”
La ricetta della Uil Molise: “Risorse economiche europee, investimenti pubblici e orientamento delle iniziative dei privati, il tutto in un quadro di azioni da condurre nel corso degli anni per proteggere il nostro territorio, con benefici effetti anche sull’occupazione e per il lavoro. Il Sindacato è, invece, preoccupato quando vede: fondi europei che a fine anno tornano indietro, Protezione civile smantellata, Molise acque dall’incerto futuro, precari dell’Anas senza rinnovo del contratto, Polizia provinciale che di ambiente si è occupata per anni la cui professionalità viene dispersa, sviluppo rurale solo nelle intenzioni, …”

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