Attivisti di Termoli insieme ai movimenti contro la legge Salvini e l’esclusione sociale

Una grossa parte di popolazione italiana sta prendendo coscienza che le politiche del governo producono solo più insicurezza ed esclusione sociale. È necessario ripartire dalle pratiche concrete e quotidiane di solidarietà per ricostruire fiducia e speranza dove i governanti vorrebbero regnasse isolamento e paura.

Il fine settimana che si è appena concluso, costruito con pazienza, cura e determinazione in un processo quotidiano e in un costante lavoro di rete, ha dato i suoi frutti anche a Termoli: centinaia le persone che hanno partecipato alla proiezione di Dove bisogna stare di venerdì e al presidio contro il razzismo e l’esclusione sociale di sabato.

Abbiamo stretto nuove relazioni, raccolto disponibilità concrete all’impegno sociale, aperto confronti e diffuso informazione corretta. Tutti fatti per nulla scontati per il nostro territorio.
Una delegazione di noi attivisti de La Città Invisibile domenica ha preso parte all’assemblea nazionale della rete di Indivisibili a Macerata, uno spazio aperto e plurale di lotta e solidarietà tra quei gruppi, associazioni, movimenti, sindacati e partiti che non intendono rassegnarsi alla narrazione della guerra tra poveri sulla quale politici astuti e irresponsabili vorrebbero sedimentare il proprio consenso elettorale.


Le giornate appena trascorse ci danno dunque la sensazione di essere sulla buona strada: ci confermano la nostra convinzione che, nonostante ovunque sembri dominare barbarie, lentamente si sviluppano anche i germogli di una nuova società, più giusta, accogliente, solidale. Rientriamo dall’appuntamento di Macerata certi che il processo di lotta e di costruzione di solidarietà è in cammino. Siamo tutti sulla stessa barca, e solo restando uniti potremo evitare il naufragio e, quindi, invertire la rotta. Il percorso che ci attende è lungo e dipenderà da ognuno di noi poterlo percorrere proficuamente. L’assemblea ha segnato la nascita di un Forum solidale e antirazzista, contro l’esclusione sociale e le politiche fascistoidi del governo. Bisogna mettere al centro le tematiche che accomunano i migranti e gli italiani proprio perché la legge Salvini è un attacco ai diritti e alle libertà di tutte e tutti, ma soprattutto dei soggetti sociali più deboli e marginali.
Diverse le tappe definite (qui il comunicato completo:
https://www.facebook.com/indivisibili10novembre/posts/1005885292954864?tn=K-R).
L’emigrazione di tanti italiani all’estero e lo spopolamento delle nostre terre da un lato, e l’emigrazione verso il nostro Paese di molti migranti hanno un unico denominatore comune: l’insicurezza sociale, lo sfruttamento e la devastazione dei territori da parte dei più ricchi e potenti: è contro questi nemici che dovremo, a partire dal lavoro quotidiano, lottare indivisibili.

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