L’iniziativa è nata anche per dare concretezza alla recente intesa politico-amministrativa tra Agnone, Frosolone e Trivento, i cui comuni sono promotori di un protocollo d’intesa condiviso per associare i servizi e organizzarsi come area territoriale compatta per accedere alla programmazione europea 2014-2020. Agnone, secondo il piano di dimensionamento scolastico, resterà da settembre con un unico istituto omnicomprensivo, perdendo una delle due dirigenze. Tale prospettiva penalizza l’offerta formativa della cittadina e di tutto il territorio alto molisano. Di qui la proposta di aprire una sezione staccata dell’Itis di Agnone a Frosolone, iniziativa accolta con entusiasmo anche dalle altre associazioni agnonesi, l’Arcoa (associazione artigiani e commercianti), il Rotary Club, il Cenacolo Culturale e il Centro Studi Alto Molise e condivisa all’unanimità dal Consiglio d’Istituto dell’I.S.I.S.S. “Giovanni Paolo I” di Agnone, con l’obiettivo di salvaguardare la realtà scolastica di montagna. Secondo il piano di dimensionamento Frosolone è accorpato ad Isernia. Ciò comporterebbe un disgregamento della popolazione dell’area territoriale e infliggerebbe un duro colpo al destino della scuola dell’Alto e del medio Molise. Mercoledì 26 febbraio, alle 17.30, negli spazi del municipio agnonese, si svolgerà una riunione tra il sindaco Michele Carosella e l’amministrazione comunale, e le associazioni, le dirigenti scolastiche agnonesi e i protagonisti del mondo della scuola allo scopo di decidere le azioni da intraprendere per difendere e riorganizzare la realtà scolastica di Agnone. Si discuterà anche della possibilità di redigere un ricorso al Tar per frenare gli effetti negativi del piano di dimensionamento scolastico, ricorso che, comunque, i genitori degli alunni delle Scuole di Agnone intendono proporre. L’intento condiviso dalla società civile agnonese, compatta nel portare avanti questa battaglia, è di tutelare la scuola e dunque la vita del territorio alto molisano.