Federico ( 5 Stelle): La Regione Molise a certi tavoli vale meno del due di spade a briscola quando regna bastoni

Dura nota quella che il Consigliere regionale del Movimento 5 stelle ha postato sulla sua pagina personale di Facebook, attraverso la quale attacca il Governo Regionale sullem ultime questioni legate al Decreto Balduzzi.

REWIND!
Ogni tanto è bene riavvolgere il nastro per leggere meglio quello che succede intorno a noi. La settimana scorsa Iorio, nel tentativo di aggirare la nostra mozione di sfiducia nei confronti del Presidente, ha detto che il M5S è il miglior alleato del centrosinistra. Pochi giorni dopo invece Frattura ci accusa di aver stipulato un “patto dell’imbarazzo” con il centrodestra. E’ proprio il caso di dire: “che si mettano d’accordo!”.

Tutto questo però avviene mentre il Governo centrale da un lato ci impugna l’assestamento di bilancio in merito alla copertura dilazionata negli anni di uno dei tanti “debiti pregressi” che ad ogni verifica spuntano fuori tra le pieghe del bilancio, mentre dall’altro lato “apre” al riconoscimento dell’area di crisi, per la quale è comunque ancora difficoltoso il raggiungimento della stipula del Contratto. Ma la delegazione parlamentare molisana, oltre ad ossequiare Renzie, cosa fa?
E’ questo poi un momento in cui si evidenzia sempre di più la nostra debolezza in sede di contrattazione a Roma anche per le note vicende relative alla sanità: prima ancora di provare ad intervenire sul cosiddetto decreto Balduzzi, ed evidenziare una volta di più il fatto che la Regione Molise a certi tavoli vale meno del due di spade a briscola quando regna bastoni, ci si sarebbe aspettato delle risposte convincenti in termini di riorganizzazione dell’offerta sanitaria e di rientro dal debito. Invece sono solo continue bocciature da due anni a questa parte.
C’è infine un fermento incredibile dietro le quinte, nei corridoi dei palazzi: tutti stanno provando a serrare le fila e a riorganizzarsi per le prossime elezioni regionali, ma non subito. Per questo la nostra mozione di sfiducia resta priva delle firme necessarie: nessuno si sentirebbe pronto ad affrontare adesso nuove elezioni!
In tutto questo gioco di potere chi ci rimette sono sempre i cittadini ai quali però sento di muovere un appello: “Siate il cambiamento che vorreste vedere nel mondo!”

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