Angoli del Molise/ Fossalto e la tradizionale Pajara Maje Maje (video)

di Mariateresa Di Lallo e Tina Piano*

Fossalto è un comune italiano di 1 299 abitanti della provincia di Campobasso.Sorto come borgo medievale, il paese era diviso in due nuclei: Fossaceca e Castelluccio, dipendenti da Limosano. Il centro era fortificato da torri e Mura, smantellate nel XVIII secolo, quando il feudo fu dei Di Capua e i Mascione.


L’antico borgo si sviluppa intorno al Palazzo Baronale ed alla artistica Chiesa Parrocchiale di S.Maria Assunta e Sant’Antonio di Padova. Conserva intatta la struttura architettonica originale.


Chiesa madre dedicata a S.Maria Assunta
La chiesa, a tre navate, è stata più volte restaurata. La facciata presenta un bel portale settecentesco con accesso da due rampe di scalinata e termina con una cornice orizzontale nella parte centrale e con spioventi nelle parti laterali. Nella settecentesca chiesa si conservano interessanti dipinti di Paolo Gamba che ha affrescato l’abside con l’enorme tela che ritrae il “Sacrificio di Melchisedec”, realizzata nel 1758. Sempre nell’abside l’artista molisano di scuola napoletana ha dipinto “Caino e Abele”, “Il Sacrificio di Isacco” e “La caduta di Gerico”. La volta è stata affrescata da Amedeo Trivisonno, stimato artista campobassano, nel 1934 con la Madonna Assunta in cielo tra gli angeli.
Nella navata destra fa bella mostra di sé l’altare della Madonna del Rosario, con quindici lunette dipinte.

Chiesa S. Antonio di Padova
Ad un passo dalla parrocchiale sorge la chiesa di S.Antonio di Padova che conserva un pregevolissimo altare barocco del 1680 opera del Serignano dal Trentino. E’ un’enorme struttura lignea, alto 14 metri e mezzo e largo otto, che occupa per intero l’abside centrale ed è riccamente decorato. Merita una visita Palazzo Cirese, un edificio in stile tardo gotico con un maestoso portale d’ingresso sormontato da un bel mascherone nella chiave di volta. La facciata ha basamento in bugnato e colonne ioniche.


Torre Ciarlitto è una fortificazione di forma cilindrica posta a difesa dell’antico palazzo baronale e dell’intero quartiere.
L’ungo la suggestiva scalinata di via Cavour si trova l’arco di San Nicola, con un’edicola votiva del Santo perché secondo la tradizione proprio lì sarebbe apparso. Poche righe testimoniano il legame dei fossaltesi con il protettore del paese.


Santuario di Sant’Agnese
Il santuario di San’Agnese sorge nell’omonima contrada di Fossalto e ogni anno nel giorno della sua festa, che cade la prima domenica di giugno, richiama a pregare centinaia di migliaia di fedeli. La forte devozione per questa Santa nasce nel tardo 700. Si narra che Sant’Agnese apparve all’imbrunire su una grossa quercia che si trovava in prossimità dell’attuale chiesa. Qualcun’altro racconta di un lumicino posto sulla medesima quercia e delle numerose disavventure che colpirono colui che tagliò quell’albero. Nella cappella, oltre alla statua lignea di Sant’Agnese, si trova dal 1989 quella di Santa Emerenziana, sua sorella di latte.


La tradizione popolare più conosciuta a Fossalto è quella della ” Pajara Maje Maje” che si svolge ogni anno il 1° maggio.
La tradizione fossaltese della Pagliara è un’usanza mantenuta nel tempo che rappresenta parte della storia dell’intera  comunità. Quanti partecipano alla sfilata della Pajara floreale hanno l’occasione di conoscere gli angoli ed i monumenti più significativi del comune di Fossalto e di assistere ai suggestivi rituali che la tradizione detta. Il cono ricoperto di fiori, foglie, ma anche frutti della terra come fave ed asparagi, dopo essere stato benedetto dal parroco sul sagrato della chiesa, accompagnato da zampognari e gruppi folk inizia a sfilare per le strade del centro storico del paese, fermandosi negli angoli più suggestivi e intonando canti tipici come quello del “Maggio”. Durante la sfilata, da alcuni balconi  e finestre arrivano getti di acqua fredda indirizzati sul cono di fiori, un gesto di buon augurio ed ogni secchiata viene  accompagnata dalla frase “Grascia, maje!”, un augurio di abbondanza.

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VIDEO della manifestazione

*Di Lallo -giornalista, ricercatrice ed esperta di tradizioni popolari del Molise 
*Piano -ideatrice del progetto e marketing -Terminus

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