Alunni di Gambatesa ‘depositati’ a Tufara

A partire da settembre, diversi sono gli Istituti scolastici della regione Molise destinati ad essere “riassorbiti” da altri. Cambia la geografia scolastica del territorio, e anche Gambatesa rischia di smantellare le scuole. Gambatesa, quindi, rischia l’accorpamento delle scuole con la vicina Tufara, non per mancanza di edifici scolastici a norma di sicurezza o di servizi, ma per mancanza di alunni.  Lo spopolamento non aiuta a mantenere in vita strutture scolastiche nelle nostre realtà.  Le conseguenze del piano di dimensionamento hanno  ricadute negative a livello economico-sociale.  Suscita preoccupazione la paventata e inopportuna possibilità di far frequentare ai nostri figli una scuola che abbia pluriclassi; perché ogni alunno ha un suo ritmo di sviluppo e la didattica deve adeguarsi a questo ritmo poiché nella stessa classe ci sono scolari con capacità e tempi di apprendimento diversi.
L’altra ipotesi, quella di accorpare le classi delle scuole medie di Gambatesa a quelle di Tufara e, viceversa,  di accorpare le classi di scuola primaria di Tufara a quelle di Gambatesa non ha convinto più di mezzo paese.
Inoltre, va ricordato che tre anni fa l’attuale sindaco, quand’era componente del Consiglio d’Istituto, stigmatizzava l’atteggiamento dell’ex sindaco che voleva adottare la stessa scelta. E’cambiato qualcosa ? sono maturati altri interessi, o si è semplicemente resa conto che non vi sono altre possibilità ?  L’attuale sindaco, negli ultimi mesi, ha convocato diverse volte i genitori degli alunni, comunicando loro puntualmente che occorreva votare se scegliere di andare o meno a Tufara. In sostanza,  insisteva per far assumere ai soli genitori le responsabilità sottraendosi alle proprie che gli competono in quanto amministratore.  Nel frattempo il Provveditorato, già da tempo, aveva iscritto d’ufficio gli alunni di entrambi i paesi presso il plesso di Gambatesa. Oltretutto, i genitori di Tufara sono determinati a iscrivere i propri figli in altre scuole, a meno che non si giunga ad un accordo: le medie a Tufara e le elementari a Gambatesa. A Tufara motivano che non vogliono perdere le scuole. A Gambatesa argomentano che qui le scuole sono più sicure e vi sono tutti i servizi.  Giovedì 28 agosto, il Sindaco convoca i genitori di Gambatesa e comunica che tutti i genitori voteranno il giorno dopo, venerdì 29 agosto. Chiaramente, in maniera affrettata e senza le adeguate comunicazioni, così come senza un minimo di preparazione anche per stabilire e pubblicare le regole per lo svolgimento delle elezioni.
Però, quando si chiude il seggio e si procede alla conta delle schede, ce ne sono sette in più.  Vince il fronte del NO, cioè per non andare a Tufara e rimanere a Gambatesa: 39 schede no, 33 si.  La cosa non sta più bene a chi ha votato si, che chiede addirittura un annullamento di comodo. Il sindaco, giustamente, afferma che ora non si può più annullare, ma, ricordandosi di essere una stella del foro invoca un principio giuridico che risolve tutto, la “prova della resistenza”.  Il sindaco afferma di dover escludere le 7 schede in più, per cui avrebbe vinto il si per un solo voto.
Scusa Avvocato Sindaco, sulla base di che cosa la prova di resistenza andrebbe a escludere 7 voti solo al no ?  Di fronte alla confusione,  sostiene che non ha vinto nessuno e che avrebbe deciso Lei con la sua maggioranza. In realtà, ha deciso con alcune mamme motivate ad andare a Tufara.    Allora, non era doveroso tornare a votare, semmai con maggiore serietà ? Si pensava fosse scongiurata così l’ipotesi che aveva preso forma dell’accorpamento delle classi delle medie e delle elementari tra le scuole di Gambatesa e Tufara: un’opzione a cui più della metà dei genitori dei ragazzi si è opposta attraverso le cosiddette elezioni. Esprimiamo la ‘totale condivisione’ delle motivazioni che portano a scongiurare la proposta di accorpamento che creerebbe gravi problemi di sicurezza e inizierebbe un percorso di ridimensionamento che porterebbe inevitabilmente al definitivo smantellamento.  Bisogna scongiurare, ugualmente,  l’avvio di un nuovo periodo, quello del ‘pendolarismo dei piccoli scolari’.  E non era ancora scongiurata, però, l’ipotesi ‘pluriclasse’ I-III media, rimasta in piedi, anzi, sembrava l’unica possibile.  E così, in vista dell’anno scolastico 2014-2015, fino ad oggi 3 settembre non sappiamo ancora, per la scuola di Gambatesa, se si va  ufficializzando la pluriclasse I-III media con legittime preoccupazioni da parte dei genitori degli alunni o se ancora si esperisce qualche tentativo, questa volta d’imperio, da parte del Sindaco per portare le medie a Tufara.    Siamo rimasti in attesa che il Sindaco si ritirasse per decidere ! Un colpo di scena, pare, sia avvenuto.  Il sindaco, ieri sera si è riunito con la sua maggioranza e, dietro la spinta di alcune mamme, ha deciso per l’accorpamento a Tufara. Il numero uno di “Gambatesa partecipa” ci ha fatto partecipare ad una farsa, ha insistito per le elezioni, che sono state vinte da chi non voleva andare a Tufara, e ora decide Lei.
Ma aveva già deciso da tempo.
Insomma, si è fatto credere alle mamme che si va a Tufara per un anno e poi si torna definitivamente a Gambatesa.  Chi paga le conseguenze di questo politica sono bambini e famiglie. Scuola non significa esistenza dell’edificio scolastico o campanile, ma efficienza e qualità del servizio scolastico, perché i veri utenti della scuola sono i bambini, i cittadini del futuro. Per questo occorrono collaborazione e disponibilità al dialogo, per il raggiungimento del bene comune.  L’unica e inderogabile soluzione condivisa è quella che porta alla qualità del servizio scolastico.  Nel caso specifico, a dire della maggior parte dei genitori, si potrebbe risolvere creando un polo didattico per raccogliere in un luogo strategico studenti della nostra area, dove far frequentare ai propri figli corsi di studio regolari e non pluriclassi.  C’è notevole apprensione tra i genitori delle scuole di Gambatesa e di Tufara. E perciò si stanno organizzando diverse iniziative con l’obiettivo di scongiurare in extremis l’accorpamento e le pluriclassi: entrambe le ipotesi, infatti, rappresentano un notevole danno per l’interscambio didattico ed educativo dei nostri ragazzi. Se viene confermata la decisione del Sindaco, siamo davanti ad un atto di prepotenza e arroganza che fa moltiplicare i disagi. Intanto, i genitori inascoltati si vanno organizzando e si mobilitano, preparando tutte le iniziative per scongiurare scelte che vanno contro gli interessi degli studenti.

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