Agenzia di Protezione Civile: Ciocca, fatture attestanti spese non autorizzate per 2milioni di euro

ciocca consigliereHo provveduto ad inoltrare alla Corte dei Conti, Sezione regionale di Controllo, e alla Procura della Repubblica, per conoscenza, l’elenco delle fatture ricevute dall’Agenzia regionale di Protezione Civile attestanti spese non autorizzate da alcun impegno formale e in assenza di precisi stanziamenti in Bilancio. Dal rendiconto meticoloso effettuato nelle ultime settimane, abbiamo avuto contezza di 313 fatture, alcune delle quali già oggetto di decreti ingiuntivi; si tratta, in quasi tutti i casi, di richieste di pagamento non supportate né da atti amministrativi congrui né tantomeno da corretti stanziamenti di fondi indispensabili per poter far fronte a spese che non risultano, nella stragrande maggioranza dei casi, essere mai state autorizzate.

Una situazione che ha portato ad attestare, al momento, un debito complessivo per circa 2 milioni di euro. L’azione istituzionale che ho inteso intraprendere – alla luce anche delle enormi difficoltà riscontrate dal Collegio dei revisori dei conti (insediatosi con il nuovo Governo regionale e non fin dalla nascita dell’Arpc, come invece la legge obbliga a fare) nella compilazione del Bilancio 2012 – è tesa sia alla disamina della situazione economica dell’Agenzia sia alla necessità di fornire risposte serie a chi – senza alcun atto che ne attestasse la regolarità e ne certificasse la praticabilità – ha comunque fornito beni, servizi o prestazioni professionali e al momento non può vedere soddisfatte le proprie istanze a causa dell’assoluta irritualità delle procedure fin qui seguite.

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