Accoglienza/ La Caritas della Diocesi di Termoli-Larino ha voluto evidenziare la posizione della Chiesa

La Caritas della Diocesi di Termoli-Larino ha voluto evidenziare la posizione della Chiesa sul tema dell’accoglienza e dell’accompagnamento di ogni forma di marginalità sociale come espressione del servizio quotidiano svolto con amore dalle religiose, dagli operatori e dai volontari dalla strada alle strutture presenti a Termoli e sul territorio.

Un intervento che sostiene e condivide anche quanto affermato da Papa Francesco in occasione dell’udienza generale di mercoledì 7 agosto 2019 e cioè che “la Chiesa, che vede chi è in difficoltà, non chiude gli occhi, sa guardare l’umanità in faccia per creare relazioni significative, ponti di amicizia e di solidarietà al posto di barriere”.

Per sensibilizzare e condividere un impegno che vuole, di fatto, superare ogni atteggiamento che possa favorire la diffusione di una “cultura dello scarto” mettendo, invece, sempre al primo posto “gli ultimi” la Caritas diocesana di Termoli-Larino ha pensato di esporre, alla “Cittadella della carità” nel centro storico di Termoli, degli striscioni solidali che prendono spunto anche da un brano del Vangelo di Matteo (25, 35-36): “Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, ero nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”.

Questa iniziativa nasce anche dalla consapevolezza di una responsabilità sociale nel sensibilizzare la popolazione sui temi dell’accoglienza e di ogni marginalità così come avvenuto – con una partecipazione significativa – anche nel corso dei numerosi eventi dedicati alla Giornata del migrante e del rifugiato.

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