A Cinque vini molisani le “Quattro Viti” della Guida dell’Ais, Vitae 2019. Ancora una volta la Tintilia, miglior vino del territorio

La guida racconta che sono un milione i sommelier iscritti all’Ais -, l’associazione diffusa su tutto il territorio nazionale, titolare della guida Vitae, la più ricca in assoluto – che sono andati nelle aziende vitivinicole ad assaggiare, nel corso del 2018, a degustare i vini e a fare la selezione. Ben 15.000 i vini oggetto di questo lavoro intenso e impegnativo.
Nel Molise, come in tutte le altre regioni, si sono mobilitate le varie delegazioni per quest’opera meritoria, che nel momento i cui giudica e seleziona,  promuove, con il vino, territori vocati nel momento in cui ne diventa testimone.
Sono cinque le aziende molisane che, con altri  609 vini delle altre regioni, hanno ottenuto riconoscimento più prestigioso,  le “Quattro viti”.
il Falanghina del Molise Oravera 2017 – Terresacre 1703
L’Indovino Rosso 2015 – Cantine Salvatore 1700
Tintilia del Molise Macchiarossa 2014 – Claudio Cipressi 1694
Tintilia del Molise S 2015 – Cantine Catabbo 1692
Tintilia del Molise Vinea Benedictina 2015 – L’arco Antico 
Ancora una volta è il vino ottenuto dalle uve di Tintilia a ricevere il Tastevin AIS 2019, il riconoscimento che l’associazione conferisce a etichette ritenute modello di riferimento per il territorio regionale che rappresentano.
Il vino  “Vinea Benedictina”,  Tintilia del Molise doc 2015,  del vigneto dell’azienda agricola L’Arco Antico, nel territorio di Pozzilli, in provincia di Isernia. Un nome nuovo, l’Arco Antico, dell’enologia molisana che, con il suo vino,va ad affiancare altri 21 vini rappresentativi di ogni Regione.
Un applauso a questa nuova realtà produttiva ed alle altre quattro aziende, con l’augurio di sempre nuovi successi, che sono tanta immagine della qualità e della bontà di una terra minuta in quanto ad estensione ma grande in quanto a qualità e diversità, nel vino come nell’olio e negli altri prodotti, in particolare quelli dell’orto, del sottobosco, degli allevamenti e della pesca.
Pasquale Di Lena
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