XXXV Assemblea annuale dei Comuni italiani, Fanelli: “Riconosciuto il lavoro di Anci per le aree rurali”

Abbiamo accolto con estrema soddisfazione le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che nel suo nel suo intervento alla giornata inaugurale della XXXV assemblea annuale Anci di Rimini, ha sottolineato il valore strategico dell’Agenda per le Aree Interne, presentata da Anci nel corso del seminario europeo organizzato a Campobasso lo scorso 12 ottobre”.

Lo ha dichiarato Micaela Fanelli, Consigliere regionale del Molise e capodelegazione Anci a Bruxelles, a margine dei lavori dell’incontro nazionale dell’Associazione Comuni Italiani, dove il Presidente Mattarella ha affermato che non ci sono, e non possono esserci, cittadini di serie A e cittadini di serie B e che lo sforzo di superare gli ostacoli, di abbattere le barriere che impediscono pienezza e uguaglianza dei diritti costituisce un dovere costituzionale. Perché le difficoltà dell’accesso ai servizi essenziali per chi vive nelle piccole isole, nei centri rurali, oppure in collina e in montagna, non possono diventare impedimenti strutturali a usufruire di una cittadinanza degna di questo nome. 

Proprio per superare queste difficoltà strutturali – ha continuato Micaela Fanelli – l’Anci ha presentato un decalogo in 10 punti, finalizzati ad intensificare nelle aree interne d’Italia (ma anche d’Europa) – caratterizzate dagli alti e crescenti tassi di spopolamento, dalle difficoltà di acceso ai servizi di base e dalle scarse opportunità di occupazione e reddito – gli interventi in atto (e futuri) volti al rafforzamento della dotazione di infrastrutture necessarie per l’erogazione dei servizi fondamentali di cittadinanza (salute, istruzione, mobilità, ecc.) e lo sviluppo di nuova occupazione. Documento supportato dallo studio commissionato alla Fondazione Ifel, per la predisposizione di uno strumento agevolativo ad ampio spettro, finalizzato ad una riduzione fiscale generalizzata su tutti i tributi per tutte le attività economiche e professionali insediate nelle aree interne, con l’obiettivo di incoraggiare la permanenza – e il ritorno – nei borghi e nei piccoli centri, rafforzare i servizi, sostenere progetti per valorizzare le economie locali e per favorire il turismo”. 

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