Violenza di Genere, Manzo (M5S): la nuova Pdl non è partecipata

In IV Commissione, ho votato in maniera contraria alla nuova proposta di legge riguardante la violenza di genere. La legge è figlia di due proposte, una della Giunta e una della maggioranza consiliare, e ha per titolo ‘Misure in materia di prevenzione e contrasto alla violenza di genere e allo stalking’.
La proposta modifica in alcuni punti la legge regionale del 2013, una legge in cui ho creduto subito, condivisa da tutto il Consiglio regionale e che recepiva la convenzione di Istanbul, un testo fondamentale per il settore. Un testo che elenca le tipologie di violenza: quelle psicologiche, quelle fisiche, quelle sessuali, le molestie, le mutilazioni genitali, il matrimonio e l’aborto forzato e lo stalking.
Ebbene, condivido le modifiche tecniche apportate in questa nuova proposta ma non si capisce perché lo stalking debba essere considerato qualcosa di diverso, sembra quasi elevato a violenza di importanza maggiore, quando sappiamo bene che non possono esserci distinzioni tra violenze perché per ogni donna la violenza peggiore è semplicemente quella subita. Aggiungiamo che, dai dati forniti dai centri regionali antiviolenza, lo stalking è tra le tipologie meno denunciate. Certo, sappiamo bene che in questo ambito tante donne scelgono il silenzio, tuttavia non si può elevare lo stalking a violenza di rango superiore.
Ma, soprattutto, questa proposta di legge non è partecipata: manca il parere di chi si occupa quotidianamente di violenza di genere, manca il parere della Commissione per le Pari opportunità, quello del Garante delle Pari opportunità, quello del Tavolo di coordinamento regionale.
Ora aspettiamo che la proposta sia discussa in Consiglio con la speranza che, intanto, siano almeno acquisiti i pareri di chi la violenza di genere ‘la vive’ ogni giorno.”

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