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Vertenza ATM, i sindacati: basta, si torna in Prefettura, situazione insostenibile

Lo scorso 9 dicembre 2021, presso la Prefettura di Campobasso ed accogliendo la proposta del Capo di Gabinetto, Dott.ssa Cristina Marzano, si è concluso con esito positivo il tentativo di conciliazione di cui all’art.2 della Legge 146/90, relativo alla procedura attivata in data 29/11/2021 e, in seconda fase, dalle scriventi Segreterie regionali in conseguenza del mancato rispetto di gran parte degli impegni assunti dalla ATM Spa trascritti nell’accordo aziendale 10/6/2021 ratificato anch’esso in Prefettura in un successivo incontro.

L’intesa raggiunta il 9 dicembre 2021, pur constatando l’inadempienza aziendale (sostanziale e/o temporale) sulla quasi totalità degli 11 punti/tematiche oggetto dall’accordo sottoscritto lo scorso 10 giugno, ha previsto su proposta del Capo di Gabinetto, Dott.ssa Cristina Marzano, l’espletamento di un nuovo confronto da tenersi entro il 16 dicembre 2021 sia per i punti 1,2,7 e 8 (ovvero Relazioni industriali, Regolamento per il trasferimento del personale, Personale inidoneo e Comitato di sicurezza aziendale) per i quali l’azienda ha già predisposto a riguardo proposte sottoscrivibili, ma anche per i punti 6 e 10 (Regolare pagamento a tutti i dipendenti delle retribuzioni contestualmente alla consegna dei cedolini paga e Premio di risultato) per i quali, unitamente al mancato pagamento degli ammortizzatori sociali, del Fondo di Previdenza complementare Priamo e delle quote sindacali, la Prefettura ha chiesto all’Azienda di garantire il rigoroso rispetto degli impegni assunti.

Detto ciò in premessa, l’incontro di che trattasi e contrariamente a quanto convenuto, è stato convocato il 21 dicembre 2021 presso la sede legale di Atm e al solo scopo (almeno come riscontrabile nella convocazione di cui si allega copia) per procedere alla sottoscrizione dei protocolli e dei regolamenti di cui all’accordo sindacale del 10 giugno 2021.

Alla suddetta riunione cui non ha preso parte il rappresentante legale dell’impresa, le scriventi Segreterie Regionali, assistite dalle rispettive Rappresentanze Sindacali Aziendali, sono tornate a chiedere il rispetto di tutti i punti oggetto dell’intesa a cominciare dal puntuale pagamento per il 12 di ogni mese e per tutti i dipendenti delle retribuzioni e, ad oggi mai osservato, ma anche della quota di ammortizzatore sociale non riconosciuta come tale dall’INPS e tuttavia trattenuta indebitamente ai lavoratori nelle prime mensilità dell’anno 2021. Analogamente le parti sindacali hanno chiesto di regolarizzare il versamento dei contributi oggetto di previdenza integrativa e delle quote sindacali, trattenute indebitamente dall’azienda da oltre un anno. Infine è stato chiesto di avviare la discussione per predisporre il Premio di risultato 2022 di cui al punto 10 del richiamato accordo.

La società, rappresentata dal consulente dell’azienda Avv. Del Re e dal Direttore dell’Esercizio De Rosa, ha confermato le stesse posizioni assunte il 9 dicembre 2021 nel corso della procedura prefettizia, ovvero ribadendo la disponibilità a sottoscrivere protocolli e regolamenti concernenti i punti 1,2,7 e 8 (ovvero Relazioni industriali, Regolamento per il trasferimento del personale, Personale inidoneo e Comitato di sicurezza aziendale) ma rendendosi indisponibile ad erogare il premio di risultato 2022, adducendo peraltro motivazioni estranee al contendere ma soprattutto già note all’azienda al momento della sottoscrizione dell’intesa del 10 giugno 2021.

Sulla puntualità e regolarità nel pagamento delle retribuzioni, della contribuzione previdenziale integrativa PRIAMO e delle quote sindacali, sono stati assunti impegni generici e che a tutt’oggi, come nel caso della tredicesima mensilità, non sono stati onorati.

Le organizzazioni sindacali, producendo peraltro contabili bancarie di alcuni dipendenti che si sono visti accreditare lo stipendio ben oltre il termine perentorio fissato del 12 di ogni mese e a dimostrazione che la valuta di accredito coincide o addirittura è successiva alla data dell’effettivo pagamento delle retribuzioni, hanno preso atto ancora una volta di un sostanziale e generalizzato mancato adempimento degli impegni assunti, aggravati dal fatto che nello stesso protocollo sulle relazioni industriali (punto 1) sottoposto alla firma, l’azienda paradossalmente si impegna unitamente alle parti sindacali “a rispettare le norme del CCNL e la loro coerente applicazione a livello aziendale, l’accordo aziendale del 10/06/2021 nonché ad evitare, durante la vigenza di tali accordi, azioni o rivendicazioni intese a modificare, integrare, innovare quanto ha formato oggetto degli stessi”.

Per tutto quanto sopra e nel constatare che dall’accordo raggiunto presso la Prefettura di Campobasso lo scorso 9 dicembre nonché dal tavolo tecnico tenutosi in sede aziendale il 21 dicembre 2021, non sono emerse sostanziali novità, le scriventi segreterie regionali, avendo espletato con esito negativo la predetta riunione e che a tutti gli effetti è da considerarsi come tentativo di raffreddamento ai sensi della Legge n. 146/90 e s.m.i. nei confronti della ATM Spa, chiedono l’attivazione della fase successiva dinanzi a Sua Eccellenza il Prefetto, così come previsto dalla “Regolamentazione provvisoria delle prestazioni indispensabili e delle altre misure di cui all’articolo 2, comma 2, della legge n. 146 del 1990 e successive modificazioni nel settore del trasporto pubblico locale, ai sensi dell’articolo 13, lettera a), della legge n. 146 del 1990 e successive modificazioni”.

FILT CGIL Franco Rolandi
FIT CISL Antonio Vitagliano
UILTRASPORTI Carmine Mastropaolo
UGL AUTOFERRO Nicolino Libertone

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