Sanità, i sindacati sul piede di guerra

Le OO.SS. FP CGIL, CISL FP, UIL FPL, FSI-USAE, evidenziano ancora una volta le grandi difficoltà e gli enormi disagi che quotidianamente i lavoratori affrontano nel gestire le proprie attività assistenziali, dovuti ai carichi di lavoro eccessivi, non più sopportabili che li espongono continuamente a gravi rischi per la tutela della propria salute e sicurezza e quella degli utenti, non essendo messi nelle condizioni di poter meglio gestire eventi rischiosi, con conseguenze talvolta anche drammatiche. I limiti posti in questi anni, anche a seguito dei piani di rientro dal deficit con il conseguente blocco del turn-over, i continui tagli lineari hanno determinato inefficienze e carenze gestionali nelle strutture ospedaliere determinando gravi ripercussioni sulla qualità delle risposte ai bisogni di salute e di assistenza dei cittadini. Per queste ragioni le scriventi organizzazioni sindacali più volte hanno chiesto la determinazione del fabbisogno di personale necessario a garantire i LEA e la pianificazione delle assunzioni secondo quelli che sono i parametri nazionali previsti dal rapporto paziente/dipendente previsto dalla L. c.d “Balduzzi”, oggi ancor più urgente considerata la modifica alle norme sulla previdenza (c.d “Quota 100”) che vede un’ulteriore svuotamento della forza lavoro. Al fine di far fronte alle esigenza del comparto, le OO.SS. siglarono un accordo sindacale in data 6 dicembre 2017 con la struttura Commissariale, la Direzione strategica ASREM e la Direzione Generale della salute, per l’attivazione delle procedure di stabilizzazione a partire dal 2017 secondo le norme allora vigenti e il recepimento e applicazione delle procedure previste dal decreto 75/2017 c.d. “decreto Madia” a partire da gennaio 2018 a copertura dei posti resisi disponibili successivamente ai pensionamenti 2017/2018/2019/2020.

A tutt’oggi non rilevando la completa attuazione delle suddette procedure, le scriventi si vedono costrette a denunciare con forza l’inattuazione delle procedure “Madia”, la lentezza gestionale nell’attuazione delle procedure di stabilizzazione aperte nel 2017, l’assenza del piano di fabbisogno di personale e dell’aggiornamento del piano assunzionale per il triennio 2018/2020. Le OO.SS., sottolineano, inoltre, le gravi criticità esistenti sia nei presìdi ospedalieri che territoriali e l’urgenza di una sostanziale riorganizzazione degli stessi, attraverso il potenziamento della dotazione organica e strumentale. Tutto ciò alimenta un diffuso malessere organizzativo del personale, che determinano senso di abbandono, totale sfiducia nelle istituzioni e un perenne stato di incertezza in cui versa tutta la sanità molisana pubblica.

Con la presente, facendo seguito all’accordo sindacale sopra richiamato, tenutosi presso la Regione Molise e siglato dall’allora commissario ad acta, le organizzazioni sindacali chiedono un incontro urgente con la Direzione regionale alla salute, e la Direzione l’ASREM alla Presenza del Presidente della Giunta Regionale dott.Toma per la definitiva attuazione delle procedure di stabilizzazione previste dalle vigenti norme e recepite nell’accordo sindacale 2017 con il relativo piano occupazionale triennale e del fabbisogno di personale.

Pertanto richiamiamo l’Asrem e la Regione Molise alle rispettive responsabilità sia per la salvaguardia della tutela della salute dei cittadini sia per il rispetto e la garanzia dei diritti di tutti i lavoratori e in applicazione delle vigenti norme per la stabilizzazione del personale precario come garantito nell’accordo suddetto.

FP CGIL- CISL FP- UILFPL- FSI-USAE

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