Riconoscimento delle figure di Operatore tiflologico e educatore tiflologico, passa la mozione della Romagnuolo

Riconoscimento delle figure di Operatore tiflologico e educatore tiflologico: è passata, durante gli ultimi lavori dell’Assise di Palazzo D’Aimmo, la mozione della consigliera regionale Aida Romagnuolo.
Per l’esponente politico fondamentale che la questione finisca all’attenzione della Commissione Nazionale istruzione e Formazione per poi sottoporlo alla Conferenza Stato-Regioni, motivo per il quale il presidente del Molise è stato impegnato direttamente  a portare la richiesta sul tavolo romano.
“Sin dalla tenera età, chi è affetto da cecità o chi è ipovedente necessita di un specifico supporto, percorrendo una strada fatta di integrazione e inclusione – ha commentato la consigliera Aida Romagnuolo – Proprio l’attività di educazione alla vita autonoma può rappresentare, per questa categoria di persone, uno strumento per sentirsi liberi in ogni ambiente ed in ogni istante della quotidianità. Dunque – ha continuato – per le persone che vivono una condizione di disabilità visiva sorge la necessità di essere affiancate da figure competenti nell’area tiflologia, cioè da professionisti che si occupano dei processi di istruzione, educazione e formazione dei non vedenti o degli ipovedenti. A tal proposito, nel settembre del 2018, la Regione Molise, ha istituito proprio le figure dell’operatore tiflologico e dell’educatore tiflologico: il primo per affiancare la persona come assistente nel quotidiano, il secondo per occuparsi degli aspetti didattici ed educativi. “È evidente – ha concluso Romagnuolo – quanto sia importante garantire un certo tipo di sostegno a chi è affetto da disabilità visiva, cecità assoluta, primaria o secondaria, o ipovisione grave e per questo urge il riconoscimento ufficiale di tali figure”.

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